Il caso di Ilaria Salis indigna tutti, ma non la Lega e Salvini

Giorgia Meloni si è mossa, chiamando Viktor Orban per cercare di risolvere il problema. L’ambasciatore italiano a Budapest, Manuel Jacoangeli, è finito sotto la lente d’ingrandimento della Farnesina, perché non avrebbe fatto abbastanza per lei. I suoi legali stanno “valutando la possibilità di fare ricorso immediato alla Corte europea di Strasburgo per la violazione dell’articolo 3 della Convenzione europea dei diritti dell’uomo”.

Il caso di Ilaria Salis, detenuta in Ungheria con l’accusa di aggressione a due neonazisti e apparsa con le mani ammanettate e i piedi legati durante un’udienza, ha suscitato indignazione nell’opinione pubblica. Ma non nella Lega. Che, anzi, sembra approvare il trattamento riservato dalle autorità magiare alla 39enne italiana.

Colpa di un episodio risalente al 2017, con cui però Salis non ha niente a che fare.

“Le immagini di Ilaria Salis incatenata in Ungheria sono scioccanti”, ha scritto la Lega in una nota. Cambiando però subito registro: “Il 18 febbraio 2017, a Monza, un gazebo della Lega veniva assaltato da decine di violenti dei centri sociali, e le due ragazze presenti attaccate con insulti e sputi da un nutrito gruppo di facinorosi. Per quei fatti Ilaria Salis è finita a processo, riconosciuta dalle militanti della Lega”. Le sue vicissitudini, ha aggiunto il Carroccio, “offrono l’opportunità di ribadire che il legittimo esercizio del dissenso non può mai sfociare in episodi di violenza, soprattutto come quelli messi in atto contro giovani indifese aggredite da un branco come successo a Monza”. Poi la precisazione: “L’avvocato Roberto Zingari che assiste una delle militanti della Lega aggredite e insultate è determinato a promuovere azioni e a utilizzare tutti gli strumenti di legge per fare piena luce su quell’episodio di gravissima violenza politica”.

Insomma, pur stigmatizzando quanto visto in aula a Budapest, la Lega ha tenuto a precisare che Salis non è esattamente uno stinco di santo. Parlando con l’Ansa, il legale dell’italiana detenuta, Eugenio Losco, ha però evidenziato che “Ilaria è stata assolta per non aver commesso il fatto in relazione all’episodio dell’aggressione al gazebo della Lega nel 2017”. Di più: “La signora Salis non è stata affatto individuata dalle due militanti della Lega, ma solo individuata come partecipante al corteo che si svolgeva quel giorno a Monza da un video prodotto in atti”.

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12 thoughts on “Il caso di Ilaria Salis indigna tutti, ma non la Lega e Salvini

  1. Doveva sapere che non in tutti i paesi e’ permesso manifestare con violenza.. la violenza e’ sempre violenza per qualunque ragione si sostenga, solo la legittima difesa può essere accettata se sfocia in un gesto di aggressione. Questa donna credo abbia fatto qualcosa per essere ammanettata.. oppure volete farmi credere che non ha fatto nulla? In Italia si può, soprattutto per una certa parrocchia!! Perché non facciamo tornare le brigate rosse così siete tutti più contenti?!? Gli estremi fanno male che siano di destra o di sinistra.. la violenza va punita in maniera esemplare. Questo è il mio punto di vista.. forse sbagliato ma non riesco a vederla in altri modo.

  2. Quando una va in un paese straniero assieme ad altri facinorosi scappati di casa con l’intento di spaccare la testa ai presunti sostenitori di Orban in quanto presunti fascisti, sai che se ti beccano finisci giustamente in galera. Quindi difendere l’operato di questa estremista demente rappresenta l’ennesima gaffe di una sinistra che pretende l’assoluzione per qualsiasi reato compiuto dai suoi sostenitori.

  3. A vederla così mi sembra pure molto tranquilla e sorridente, tanto sa che gli italiani la tireranno fuori dai guai e senza che lei o la sua famiglia spendano un solo centesimo.

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