Udinese, la decisione del giudice sportivo, chiuso lo stadio per razzismo

Una partita a porte chiuse per l’Udinese dopo i cori razzisti subiti dal portiere del Milan Mike Maignan durante l’ultima gara di Serie A, prossimo match in casa quindi senza pubblico sugli spalti. Il giudice sportivo ha ufficializzato la sua decisione nel comunicato diffuso il 23 gennaio, che arriva a pochi giorni da quanto accaduto nel match contro i rossoneri di Pioli.

Il portiere rossonero era stato vittima di razzismo con cori giunti dalla curva, tali cori avevano portato allo stop della partita per qualche minuto. In virtù di quanto accaduto, l’Udinese non potrà giocare davanti al proprio pubblico la prossima gara casalinga il 3 febbraio contro il Monza.

2 thoughts on “Udinese, la decisione del giudice sportivo, chiuso lo stadio per razzismo

  1. Tutta la mia solidarietà a Maignan, ma ho frequentato gli stadi per tanti anni e ho sempre sentito di tutto, però non trovo giusto che per pochi imbecilli si arrivi a chiudere uno stadio penalizzando tutti gli altri spettatori, la mia sensazione è che però vengano presi provvedimenti solo se si tratta di calciatori di colore, perché da sempre si sentono frasi contro giocatori e arbitri tipo …terrone o omosessuale per non usare termini più volgari e nessun calciatore ha mai preso la strada degli spogliatoi interrompendo il suo lavoro! Quindi per par condicio mi aspetto che dalla prossima settimana, tutte e dico tutte le frasi di razzismo di tutti i tipi portino alla chiusura dello stadio! ma temo che non sarà cosi!

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