Due milioni di italiani non hanno un dottore

In Italia è emergenza medici di base, con ben due milioni di cittadini scoperti. Servirebbero oltre 2.800 professionisti di servizio per equilibrare una situazione particolarmente grave. Ma il quadro rischia di aggravarsi.

Guardando alle stime della Fondazione Gimbe, infatti, “ritenendo accettabile un rapporto di 1 ogni 1.250 assistiti”, al 2025 i medici di base saranno oltre 3.450 unità in meno rispetto al 2021; pertanto, gli italiani senza un medico di riferimento potrebbero essere cinque milioni. Secondo un rapporto di Sumai Assoprof, nel 2019 i medici di famiglia erano oltre 42mila, mentre oggi sono poco più di 39mila. Tra il 2019 e il 2021, rileva Agenas, i medici sono passati dall’essere 42.428 a poco meno di 40mila. Secondo la Federazione nazionale dei medici chirurghi e odontoiatri, invece, la situazione è ancora peggiore: l’Italia avrebbe bisogno di oltre 10mila medici di base in più rispetto a quelli che già ha.  

Uno dei problemi principali è la mancanza di ricambio generazionale: i medici che vanno in pensione, infatti, non vengono rimpiazzati da medici giovani. A pesare è anche il fatto che molti medici vanno verso la sanità privata, complici migliori stipendi e generalmente meno ore di servizio, oppure vanno a lavorare all estero, sostanzialmente per le stesse ragioni.

La situazione è complessa in tutto il Paese. Basti pensare che, ancorché ogni medico di famiglia dovrebbe assistere fino a un massimo di 1.500 pazienti, secondo Agenas il 42% dell’organico di medici di base lavora con oltre 1.500 pazienti. Inoltre, secondo un’indagine di Altroconsumo, in Italia la “libera scelta del medico” è sempre più un’utopia, in quanto in molte città solo un medico su quattro ha posti disponibili, con ovvie ricadute sui tempi d’attesa.

Il Sistema Sanitario Nazionale è sotto scasso. E a rimetterci sono innanzitutto i pazienti.