Le infezioni sessualmente trasmissibili sono in crescita

Nuova apprensione per le Infezioni Sessualmente Trasmesse, con numeri in aumento in tutta Europa. E l’Italia che non fa eccezione.

Dopo un fisiologico calo nel 2020, dove il reperimento dei dati è stato condizionato dalla pandemia, il 2021 ha visto una ripresa dei casi di Infezioni Sessualmente Trasmesse, che hanno ripreso un trend di crescita come negli anni precedenti. Diverse sono le cause: una migliorata sensibilità diagnostica, un’elevata trasmissibilità di virus e batteri, la poca prevenzione.

L’allarme per la diffusione delle Infezioni Sessualmente Trasmesse riguarda anzitutto sifilide e gonorrea, ma non solo”, sottolinea il Dott. Marco Cusini, presidente della Società Interdisciplinare per lo studio delle Malattie Sessualmente Trasmissibili. “La sifilide è una delle infezioni batteriche sessualmente trasmesse più diffusa in Italia e la sua curva è in costante aumento, con una crescita del 15% nell’ultimo anno. L’infezione da gonococco è la seconda malattia sessualmente trasmessa nel mondo dopo la clamidia: dati recenti mostrano un incremento del 40% in molti Paesi europei, come Danimarca, Svezia, Irlanda, Olanda e sono assimilabili anche all’Italia. Colpisce soprattutto l’incremento nella popolazione femminile sotto ai 25 anni. Tra i trend in crescita vi è anche il Monkeypox, il cosiddetto vaiolo delle scimmie: dopo il picco nella primavera 2022, l’epidemia non può dirsi conclusa, con segnalazioni di casi in diversi Paesi europei tra cui anche l’Italia”.

Per contrastare le Infezioni Sessualmente Trasmesse vi sono alcune forme di prevenzione, mentre in caso di rapporti a rischio resta fondamentale la diagnosi precoce. “Oltre alle vaccinazioni già da tempo disponibili”, evidenzia il dottor Marco Cusini.

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