Landini: “Salario minimo? È un punto di partenza”

Il salario minimo orario legale? Un punto di partenza. “Deve essere parte di un intervento legislativo che dà valore generale ai contratti nazionali per tutti, in tutti i settori e per tutti i lavoratori, autonomi inclusi”.

Queste le parole del segretario della Cgil Maurizio Landini, che in un’intervista al quotidiano ‘La Repubblica’ ha parlato della proposta sul salario minimo a 9 euro l’ora delle opposizioni, definendolo “un passo avanti”. Il primo, però, in una direzione che deve andare verso la cancellazione dei contratti precari. Il governonon pensi di risolvere l’emergenza dei salari più bassi d’Europa solo con il taglio del cuneo o inventandosi gabbie salariali” ammonisce Landini, secondo cui “è il momento di applicare la Costituzione. Con una legge che misuri la rappresentanza e assegni i diritti ai lavoratori di votare gli accordi che li riguardano ed estenda erga omnes i contratti nazionali. Nei contratti non c’è solo il trattamento economico minimo”, ma anche “tredicesima, maternità, ferie, malattia, infortuni, welfare”.

Da questo punto di vista, sottolinea il segretario della Cgil, “il salario minimo orario è utile. Ma l’obiettivo finale è più ampio. Ovvero cancellare i contratti pirata e i contratti di lavoro precari”. Rispetto invece alla posizione della premier Meloni, che si è detta contraria al salario minimo guardando alla contrattazione collettiva, Landini incalza: “Se la premier crede nella contrattazione, perché non ha messo un euro per rinnovare i contratti pubblici? Perché contrappone i benefici fiscali al rinnovo dei contratti? Anziché applicare la Costituzione per migliorare le condizioni di vita e di lavoro dei cittadini, continua ogni giorno a volerla cambiare. Prima con le proposte per l’autonomia differenziata e il presidenzialismo, ora con un attacco violento e inaccettabile alla magistratura di berlusconiana memoria”. Proposte che per il segretario della Cgil rappresentano “una ragione in più per scendere in piazza il 30 settembre”.

5 thoughts on “Landini: “Salario minimo? È un punto di partenza”

  1. Quando avete incontrato la Meloni assieme a tutte le sigle sindacali ve lo ha spiegato chiaramente…non c’è niente per i lavoratori e voi ancora che blaterate! E se aspettiamo ancora un po’ ci toglieranno anche le mance ridicole come il bonus di 50€ che terminerà a dicembre. Intanto continuate a dormire o ad aspettare che vi diano una poltrona in cambio di un accordo di favore. ( è così che siamo arrivati ad avere gli stipendi più bassi d’Europa per quanto riguarda i lavoratori, per i parlamentari abbiamo invece gli stipendi più alti d’Europa e ora anche le pensioni dei poveri parlamentari sono state reintrodotte con votazioni lampo).

  2. Siamo arrivati agli stipendi più bassi e al blocco della rivalutazione pensionistica perché x undici anni I sindacati e in specie la GGIL si sono messi in passiva attesa ma pronti per scatenarsi contro un governo non di loro gradimento nonostante eletto ( era ora ) dal popolo italiano.Il governo attuale ha fatto in pochi mesi quello che la sinistra non ha fatto in undici mesi seguendo gli ordini di scuderia ma non puo’ recuperare l’inefficenza del passato. scioperate per far ritornare il … buon tempo antico?

  3. Abbiamo stipendi bassi perché si pagano troppi contributi
    Se io impresa pago 1.500€ ad un dipendente a me costa 3.000
    Non sarebbe meglio 2.000 al dipendente e 1.000 allo stato?

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