Addio Maldini e Massara. È caos in casa Milan

Poco più di mezz’ora di discussione con il proprietario Gerry Cardinalein un hotel del centro. E poi un fulmine a ciel sereno: Paolo Maldini e Frederic ‘Ricky’ Massara hanno lasciato il Milan.

Dopo aver riportato il club rossonero sul tetto d’Italia e tra le migliori quattro d’Europa, e dopo aver rinnovato non senza tensioni lo scorso anno fino al 2024, ieri il direttore tecnico e quello sportivo hanno detto ufficialmente addio. Alla base del divorzio ci sarebbero innumerevoli divergenze, dalla gestione della rosa al futuro dell’allenatore Stefano Pioli, passando per i progetti per il nuovo corso, e in particolare, per la prossima stagione.

Cardinale ha convocato Maldini per un faccia a faccia, durato solo 35 minuti. La principale ragione del contendere era quella legata al budget per il calciomercato estivo, 50 milioni, ovvero gli introiti della qualificazione alla Champions League. Pochi per competere con le big d’Europa per Maldini e Massara. Viceversa, il fondo d’investimento statunitense RedBird ha fatto notare i ‘flop’ dell’ultimo mercato, De Ketelaere e Origi, rincarando la dose con una forte freddezza nei confronti di Pioli, sempre ‘difeso’ da Maldini e Massara.

Il principale obiettivo di Cardinale ora è la gestione dei conti. Ma anche quella di un maggiore controllo del club, sia dal punto di vista strategico, con la questione del nuovo stadio in testa, sia finanziario, con una maggiore voce sul mercato. Che ora sarà gestito da Giorgio Furlani, con Geoffrey Moncada a coordinare una rete di osservatori. La via maestra per Cardinale è quella del ‘Moneyball’, ovvero una selezione dei giocatori in base ai dati.

Nel frattempo, però, in casa Milan la tensione è alle stelle. La bandiera del club Paolo Maldini era un punto di riferimento fondamentale per lo spogliatoio, che si è infuriato per la decisione. Theo Hernandez potrebbe andarsene, così come il portiere Mike Maignan, entrambi arrivati con il progetto tecnico Maldini-Massara. Tra i più sgomenti Leao, che ha appena rinnovato il contratto fino al 2028, convinto dall’attuale dirigenza, senza la quale forse avrebbe potuto fare un’altra scelta.

Se però lo spogliatoio è furente, i tifosi lo sono ancor di più, preoccupati per la nuova direzione che potrebbe prendere il club, dopo l’ottimo lavoro di Maldini e Massara.

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