Regeni, il Gup invia gli atti alla Corte Costituzionale

Il Giudice per l’udienza preliminare di Roma ha deciso di spedire alla Corte Costituzionale gli atti del procedimento sulla morte di Giulio Regeni. La questione per cui la Consulta dovrà pronunciarsi riguarderà l’assenza degli imputati, funzionari egiziani, e la loro impossibilità a ricevere le notifiche relative al procedimento che li vedono coinvolti. Il problema che affligge gli inquirenti riguarda l’articolo 420 bis del codice di procedura penale, che tratta dell’assenza degli accusati. In particolare i giudici della consulta dovranno decidere se si possa procedere in caso di assenza dell’accusato.

L’omicidio di Giulio Regeni, rapito ed ucciso fra gennaio e febbraio 2016 in Egitto, ha reso noto in tutto il mondo il trattamento che ricevono i dissidenti anche stranieri del regime ormai decennale di al Sisi. Questa eco internazionale è dovuta anche all’instancabile lavoro dei genitori che non hanno mai permesso che l’uccisione del figlio, dottorando all’Università di Cambridge, venisse sepolta dai rapporti diplomatici, che comunque sono intercorsi fra Italia ed Egitto dal 2016 ad oggi.

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