Come procede l’attuazione del Pnrr?

L’attuazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza per integrare gli enormi investimenti erogati ai Paesi europei nell’ambito del Next Generation Eu, il piano di investimenti previsto dall’Unione europea per rilanciare l’economia comunitaria dopo la crisi relativa alla pandemia e proiettare le varie realtà comunitarie nello scenario globale in continua evoluzione, rappresenta probabilmente la più grande sfida politico-economica che l’Italia sia stata chiamata ad affrontare negli ultimi decenni. E, nondimeno, i timori sulla possibilità di fallire sono sempre maggiori.

Ma a che punto siamo con la spesa dei fondi destinati all’Italia dall’Unione europea nell’ambito del Next Generation Eu?

Nei giorni scorsi la Corte dei Conti ha prodotto il ‘Rapporto 2023 sul coordinamento della finanza pubblica’, centinaia di pagine nelle quali è contenuto anche un bilancio sul Pnrr. Secondo il documento, fino a oggi sono stati spesi 25,7 miliardi di euro, mentre ce ne sono ancora 165,8 da spendere entro il 2026.

Se, da un lato, il dato non indica necessariamente che l’Italia sia in ritardo nello spendere le risorse del Pnrr, tanto che nel rapporto si legge che “diversi gradi di progresso non sono necessariamente emblematici di eventuali ritardi”, dall’altro lato, a inquietare è il dato relativo al 2023. Nell’anno in corso, infatti, l’Italia dovrebbe spendere 33,9 miliardi di euro, ma finora ne sono stati spesi 1,2. Dato, quest’ultimo, sì indicativo di enormi ritardi nell’attuazione.

Guardano invece alle risorse messe in campo per la transizione ecologica, altro pilastro del Next Generation Eu, 8,8 miliardi di euro sono stati destinati a bonus edilizi e crediti d’imposta, a fronte di soli 2,4 miliardi utilizzati per investimenti e opere.

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