In cinquant’anni la popolazione dei vertebrati è calata del 70%

Il Living Planet Report, arrivato alla sua quattordicesima edizione, è il rapporto globale del Wwf sullo stato di salute del Pianeta: una fotografia dello stato di salute delle popolazioni di vertebrati in tutto il mondo. 

Secondo l’edizione 2022, le popolazioni di mammiferi, uccelli, anfibi, rettili e pesci sono calate in media del 69% dal 1970 nel mondo, e in America Latina e nei Caraibi la perdita di fauna selvatica ha raggiunto il 94%. […]

Una doppia emergenza, il cambiamento climatico e la perdita di biodiversità, minaccia il benessere delle generazioni attuali e future” ha dichiarato il direttore generale del Wwf, Marco Lambertini: “Il Wwf è estremamente preoccupato da questi nuovi dati che mostrano un calo devastante delle popolazioni di fauna selvatica, in particolare nelle regioni tropicali che ospitano alcune delle aree più ricche di biodiversità al mondo”.

Secondo il Living Planet Report, le principali cause del declino delle popolazioni di fauna selvatica sono i cambiamenti nell’uso del suolo e del mare, lo sfruttamento eccessivo di piante e animali, il cambiamento climatico, l’inquinamento e le specie aliene invasive, le minacce provenienti da agricoltura, caccia, bracconaggio e deforestazione.

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