Se il problema è la debolezza di Putin

Migliaia di russi protestano e scappano dalla guerra di Putin, mentre altri ringraziano Dio perché il presidente finalmente inneggia alla lutte finale contro l’odiato Occidente, vero avversario più dell’Ucraina.

“Il mondo intero dovrebbe pregare per la vittoria della Russia” dice Konstantin Malofeyev, un tycoon della finanza russa profeta della cristianità ortodossa putiniana, finanziatore di reti tv e siti Internet filo-Putin in Occidente e di gruppi armati mercenari, “perché questa storia può finire solo in due modi: o con una vittoria russa, o con un’apocalisse nucleare”.

La lettura di gran lunga maggioritaria data in Occidente dell’ultimo discorso di Putin è che è intriso di debolezza. Sta perdendo, ammette di fatto di avere perso in Ucraina, dove non c’è stata la passeggiata promessa a febbraio, ed è ora costretto a gettare nella mischia 300 mila riservisti, ma è pronto a dislocarne fino a 1 milione.

Restano tre mosse. Primo, uno pseudo referendum in quattro province in parte russofone dell’Ucraina orientale per poter dire che quella è Russia. […] Secondo, la costante minaccia nucleare. E terzo, la minaccia energetica nei confronti dell’Europa, già da tempo alle vie di fatto, nella speranza che un inverno rigido pieghi l’opinione pubblica della detestata Unione europea.

5 thoughts on “Se il problema è la debolezza di Putin

  1. Qualche migliaio di cittadini che protestano in Russia sono come una protesta condominiale da noi in Italia. Che piaccia o meno la stragrande maggioranza dei russi appoggia Putin e le ragioni per cui ha dovuto intervenire in Ucraina. La Russia soffrirà per questa guerra ma alla fine vincerà e la farà pagare cara all’America e agli stolti sudditi europei. Appoggiare la politica americana non paga mai.

    1. Ma perché non te ne vai in Russia ? Così puoi manifestare meglio il tuo dissenso nei confronti di un sistema DEL QUALE SEI PARTE INTEGRANTE E SFRUTTATORE.
      Democrazia, se ce l’hai non la noti.

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