Cingolani: “Saremo indipendenti dal gas russo nel 2024”

“Gli stoccaggi del gas sono ad oggi al 7,7%, in forte recupero. L’indipendenza dal gas russo sarà possibile a partire dalla metà del 2024, sommando un po’ di risparmio con le misure di diversificazione”.

A dirlo è il ministro della Transizione Ecologica Roberto Cingolani. Che ieri, nel corso di una conferenza stampa, ha spiegato che “nell’ipotesi di forniture interrotte dalla Russia, a inizio inverno, ci basterebbe lo stoccaggio fino a febbraio, a marzo servirebbero alcune manovre, poi ad aprile avremmo superato l’inverno. Questo calcolo non tiene conto dei 4 miliardi in arrivo dall’Algeria nel 2022”.

In quanto alla disponibilità di energia, ha aggiunto Cingolani, “la nostra condizione è solida, non prevediamo misure contenimento, soprattutto al livello industriale”, anche perché il piano di risparmio energetico è “assolutamente sostenibile, non ci saranno misure draconiane”. Inoltre, “per il prossimo inverno, sono in arrivo circa 7 miliardi di metri cubi di gas in più, grazie ai nuovi contratti di fornitura. L’anno successivo dovrebbero essere 16-17″.

16 thoughts on “Cingolani: “Saremo indipendenti dal gas russo nel 2024”

  1. Potevamo esserlo molto prima se non avessimo detto follemente no per ben due volte alla fonte di produzione di energia più potente, sicura e con il rendimento più alto esistente nonché quella che usa meno suolo e meno materiali da costruzione per produrre la stessa quantità di energia ovvero il nucleare

    1. È di pochi giorni fa la notizia che arriva dalla Francia e Germania delle chiusure definitive delle loro centrali atomiche bambino non lo hai sentito? Dove vivi sulla luna? Una mia azienda produce il bio gas perché non lo promuovono? Non c’è abbastanza guadagno? Potemmo essere indipendenti SUBITO e a costo 0 per l’ambiente visto che viene usato l’orzo per fare la birra!!!!! Infatti il mio cliente lo vende al Belgio

  2. Caro, veramente la Francia non ha chiuso nessuna centrale, mentre la Germania sta valutando se rimandare la chiusura delle ultime due centrali rimaste

    Non esiste il bio gas, il gas consuma 490 tonnellate di co2 per gigawatt contro le 3 tonnellate prodotte dal nucleare

    Falso, veramente sono proprio le imprese produttrici di gas, gazprom su tutti ma anche saudi aramco, che spingono per le cosiddette rinnovabili, visto che esse andando ad intermittenza non possono sostituire il gas, infatti non è un caso che schroeder sia nel cda di gazprom

    Pensa, nonostante la Francia abbia metà parco nucleare chiuso produce 1/3 della co2 prodotta dalla Germania

    Co2 prodotta dalla Francia oggi alle 13: 100g di co2 per kilowatt
    ( https://app.electricitymaps.com/zone/FR)

    Co2 prodotta dalla Germania alle 13: 273g di co2 per chilowatt ( https://app.electricitymaps.com/zone/DE)

    E parliamo alle 13, ovvero quando l’incidenza del sole è massima quindi i pannelli fotovoltaici ( 3/4 di essi prodotti in Cina) rendono al massimo ( che comunque il “massimo” vuol dire attorno al 25-30%, visto che è quello il livello di capacity factor, al contrario del nucleare che ha un capacity factor del 94% e può andare h24 7-7)

    L’obiettivo è produrre meno co2 possibile o aumentare il bilancio delle imprese produttrici di pannelli fotovoltaici ( 3/4 di esse sono cinesi) o di impianti eolici?

    Ah già, ma tu tutte queste cose non le sai

    A studiare, ma di corsa

    1. Il biogas esiste bambino visto che ho un cliente che fornisce la materia prima e se un bambino non la conosce non è detto che non esista bambino informati internet esiste 😂🤣

  3. Mi spiace, nulla di ciò

    Non esiste il biogas, l’unico gas che esiste è il gas metano che produce 490 tonnellate di co2 per gigawatt

    Veramente sei tu che devi informarti, visto che sia L’UNECE che l’aiea che iea che la commissione europea che il jrc dicono che senza il nucleare gli obiettivi di conversione dell’energia non potranno mai essere raggiunti

    “The world’s climate objectives will not be met if nuclear technologies are excluded. “

    https://carbonneutrality.unece.org/?fbclid=IwAR0lkDK83HFzJMXoowQTZb0ImZHFXtSjs7Zk72ptot4p3ssiu_afKbjsook

    “Global nuclear power capacity needs to double by 2050 -IEA”

    https://www.reuters.com/business/energy/global-nuclear-power-capacity-needs-double-by-2050-iea-2022-06-30/?fbclid=IwAR0lH1aPyYPw2_nHxtdzFKJhc2KaM2SaMbwpQ1o0hIopP6QJoLdhoiuBXd4&fs=e&s=cl

    Gioco, partita e incontro

    A studiare, ma di corsa

  4. Mi spiace, nulla di ciò

    Posto che non esiste in quanto il gas produce 490 tonnellate di co2 per gigawatt, tuttavia non può essere utilizzato:

    Per alimentare una centrale da 1MW, sono necessari almeno 300 ettari, superficie minima adottabile. Bisogna quindi avere a disposizione grandi quantità di terreni;
    I liquami utilizzati emanano cattivi odori: è necessario quindi che gli impianti si trovino sufficientemente lontani dai centri abitati per garantire uno stato di comfort ai cittadini;
    Il trasporto: se l’impianto si trova distante saranno necessari mezzi di trasporto adeguati a trasportare le materie prime, così come i prodotti finali. Un elevato traffico comporta elevate emissioni di anidride carbonica;
    L’utilizzo di biomasse di scarto e sottoprodotti per la produzione di gas non è semplice. La loro elevata concentrazione di fibra può limitare la digestione da parte dei batteri, che implica quindi problemi connessi alle miscelazioni e alla formazione di croste superficiali che portano a un aumento degli autoconsumi e a una riduzione della produzione dell’impianto.

    Quanto alla biomassa essa produce tra le 78 e le 230 tonnellate di co2 per gigawatt di elettricità, ergo produce dalle 30 alle 90 volte in più di co2 prodotta dal nucleare, secondo i dati dell’ipcc e di nature

    Ah già, ma tu tutte queste cose non le sai

    A studiare, ma di corsa

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