L’Africa subsahariana è la nuova frontiera per il gas?

Dallo scoppio del conflitto russo-ucrainomolti Paesi europei sono alla ricerca di nuovi fornitori di energia, consapevoli di star finanziando la guerra attraverso l’acquisto di gas russo. […]

Dopo lo stop delle forniture nei confronti di Polonia e Bulgaria, che si erano opposte al pagamento in rubli, i Paesi europei hanno accelerato la ricerca di soluzioni alternativeSostituire i 150-190 miliardi di metri cubi di gas che la Russia garantisce annualmente all’Europa è complesso, ma la volontà di trovare alternative è concreta.

Infatti, la Commissione europea quest’anno propone di tagliare dei due terzi le importazioni di gas russo e porre fine alla dipendenza entro il 2027. Gli Stati Uniti promettono un incremento delle forniture di gas naturale liquefatto (GNL) all’UE, ma permangono limiti.

Si guarda a Paesi mediorientali e nordafricani e cresce l’attenzione nei confronti dell’Africa subsahariana, regione ricca di gas, ma finora poco considerata per limiti infrastrutturali, difficoltà di investimento e conflitti. […] Secondo l’Agenzia internazionale dell’energia (AIE), tra il 2011 e il 2018, il 40% delle scoperte globali di gas è avvenuto in Mozambico, Tanzania, Senegal, Mauritania e Sudafrica.

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