La spettacolarizzazione del processo Depp-Heard non fa bene a nessuno

Nelle ultime settimane è diventato virale, come un contenuto d’intrattenimento qualsiasi, il processo civile intentato per diffamazione da Johnny Depp nei confronti dell’ex moglie Amber Heard per diffamazione, dopo che nel dicembre 2018 scrisse un corsivo sul Washington Post nel quale parlava di violenza domestica. Settimana dopo settimana, il processo Depp vs Heard si sta trasformando in uno spettacolo pubblico pericoloso e polarizzante.

Il processo è diventato a tutti gli effetti uno show di intrattenimento da condividere sui social e con gli amici. E anche chi non è interessato al caso non può sfuggire agli algoritmi social, che propongono meme e video montaggi ironici in cui Amber Heard è spesso ridicolizzata ritagliando Johnny Depp come l’unica vittima del rapporto che li ha legati, in un circolo vizioso che ha trasformato una relazione abusiva in un tifo da stadio. Ogni parola, sguardo o lacrima dei protagonisti sono state messe sotto la lente di ingrandimento del pubblico dei social, divertito come ste stesse guardando un reality show e non la vita privata e travagliata di due persone.

Nessuno, tranne Depp e Heard conosce la verità sulla loro relazione, ma molti fan sembrano aver giurato fedeltà al Team Depp o al Team Heard prima ancora che la Corte abbia dato la propria sentenza. Ma spettacolarizzare una dinamica di genere così problematica è profondamente dannoso. La risposta del pubblico nei confronti di Heard è particolarmente eloquente. Abbiamo visto battute sulla violenza domestica, un ritorno dell’immagine misogina della “donna istrionica” ed esagerata, e l’indebolimento del movimento Me Too. Tutto ciò ha ricadute nei confronti delle donne in modo ben più ampio di Amber Heard. Chiunque vincerà la causa Depp vs Heard, chi sta perdendo in questo processo sono le vittime di abuso domestico, gettate in un’arena pubblica che non ha ancora risolto i suoi problemi con la violenza di genere.