Balneari, il Consiglio di Stato smentisce il governo: “Basta deroghe”

Il Consiglio di Stato ha confermato la scadenza delle concessioni demaniali per le spiagge il 31 dicembre dello scorso anno. Questa decisione obbliga le amministrazioni locali a non applicare eventuali deroghe oltre il 31 dicembre 2024 e ad avviare immediatamente la procedura di gara per assegnare le concessioni in un contesto effettivamente concorrenziale.

La sentenza, pubblicata il 30 aprile e relativa a un ricorso del 2023 presentato da un proprietario di uno stabilimento balneare a Rapallo, si richiama ai “principi della Corte di Giustizia Ue, 20 aprile 2023, e a tutta la giurisprudenza europea precedente di dare immediatamente corso alla procedura di gara per assegnare la concessione in un contesto realmente concorrenziale”.

Inoltre, nella sentenza, viene contestata l’affermazione del governo secondo cui la risorsa spiaggia non è scarsa”, una tesi sostenuta nella mappatura inviata a Bruxelles e utilizzata come argomentazione per non applicare la direttiva Bolkenstein. “Si tratta di meri assunti, sforniti di prova, in quanto la risorsa è sicuramente scarsa, come questo Consiglio di Stato ha già chiarito nell’adunanza plenaria, e la presenza o l’assenza dell’interesse transfrontaliero non dipende certo dalla mera, peraltro solo affermata, limitata rilevanza della concessione economica”, scrive il Cds nelle motivazioni della sentenza.

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