Cosa sono gli NFT, spiegato bene

Nell’ultimo anno si è parlato sempre di più di NFT, un acronimo che significa non-fungible token (in italiano token non fungibile o gettone non replicabile). E nelle ultime settimane la University College of London ha proposto gli NFT sostenibili, per ovviare al problema più grosso di questa novità digitale: il grosso impatto ambientale.

Ma cosa sono gli NFT?

In sostanza sono dei certificati “di proprietà” di opere digitali. L’NFT è un token crittografico che rappresenta l’atto di proprietà e il certificato di autenticità, scritto su Blockchain, di un bene originale digitale o fisico. La loro caratteristica, a differenza delle criptovalute, è che sono unici, indivisibili e non fungibili o replicabili. Gli NFT solitamente rappresentano la proprietà di oggetti come le cripto art, gli oggetti da collezione digitali e i giochi online. In particolare, il mondo dell’arte è uno dei primi campi di utilizzo di NFT, per la sua capacità di fornire prove di autenticità e proprietà di tutte quelle opere d’arte digitali che oggi fanno i conti con la riproduzione di massa non autorizzata sul web. Il mercato degli NFT, nel terzo trimestre del 2021, ha raggiunto i 10,7 miliardi di dollari.

Gli NFT però, prevedono un consumo spropositato di elettricità. Ad aggirare il problema dell’inquinamento dei tradizionali modelli di trading NFT, ci ha pensato l’idea del professore italiano Paolo Taticchi, della UCL di Londra, creando una blockchain ecologica, la Stratisphere, in grado di compensare l’emissione di CO2 per ogni NFT coniato. La certificazione si basa così su Proof-of-Authority (PoA), una certificazione che bilancia il decentramento con l’efficienza energetica.

1 thought on “Cosa sono gli NFT, spiegato bene

  1. Molto interessante… ho letto che anche in Ucraina è stato aperto il museo degli NFT e vendono foto e notizie relative alla guerra per poi sostenere il popolo ucraino

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