In arrivo il pesce e i crostacei coltivati in laboratorio

Sono sempre di più le imprese che si stanno specializzando nella coltivazione di pesce e crostacei in laboratorio. Recentemente l’azienda BlueNalu, con sede a San Diego, ha chiuso un accordo con il distributore britannico di alimenti surgelati Nomad Foods, che introdurrà in Europa una serie di alternative al pesce e ai crostacei ‘tradizionali’.

Per coltivare prodotti ittici in laboratorio, gli scienziati raccolgono cellule staminali o embrionali dell’animale di interesse, creando delle linee cellulari che si auto-rinnovano, stabili e in grado di ‘trasformarsi’ in muscoli, grasso e tessuto connettivo. Grazie poi a una combinazione di sostanze nutritive, le coltivazioni crescono, sviluppandosi attraverso strutture tridimensionali e bioreattori.

Tra le principali ragioni di questa pratica c’è ovviamente la crisi della pesca, con i mari che hanno sempre meno pesci a causa della sovrapesca e dei cambiamenti climatici. Inoltre, sempre più esemplari pescati in mare contengono elevate concentrazioni di mercurio, microplastiche e altri inquinanti, a causa del sempre più diffuso inquinamento dei mari.

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