Solo uomini per parlare d’aborto a ‘Porta a Porta’. È polemica

La presidente della Rai Marinella Soldi ha scritto al conduttore Bruno Vespa in merito a una controversa puntata diPorta a Porta’ andata in onda due giorni fa, durante la quale si è parlato di aborto, ma in uno studio in cui erano presenti solamente uomini. L’episodio aveva suscitato molte e accese polemiche.

Sette uomini in studio per parlare di aborto e diritti delle donne, senza che però queste fossero presenti. Questa l’agghiacciante fotografia restituita dalla puntata di ‘Porta a Porta’ del 18 aprile, quando si era discusso di aborto e, in particolare, dell’emendamento di Fratelli d’Italia per consentire l’accesso delle associazioni antiabortiste nei consultori, per altro con i soldi del Pnrr. “La Rai ai tempi di Giorgia Meloni lascia che sia un parterre tutto maschile a discutere dei diritti delle donne”, era stato il duro attacco della delegazione del Partito Democratico alla Commissione di vigilanza Rai, definendo l’episodio “gravissimo” e annunciando l’intenzione di portare la vicenda in Commissione per “fermare questo declino e contrastare la palese violazione dei principi della parità di genere”. Dopo le polemiche politiche e sui social la redazione del programma, in una nota, si era difesa sostenendo di aver invitato tre parlamentari donne del Pd, poi ‘sostituite’ da Alessandro Zan dopo che si erano dichiarate indisponibili, aggiungendo che “l’aborto è stato solo uno degli otto temi trattati nella trasmissione”. Alla nota aveva replicato il Pd, sottolineando che erano “venuti meno tutti i principi di parità di genere contenuti nel Contratto di Servizio Rai”, parlando di un fatto “che mina alle basi la credibilità dell’azienda pubblica radiotelevisiva italiana”, anche perché la Rai “si era impegnata con il progetto della Commissione europea ‘No women no panel” a garantire una rappresentazione paritaria nei talk e nei dibattiti pubblici”.

Quando andato in onda non è piaciuto nemmeno alla presidente della Rai Marinella Soldi, che ieri ha ‘bacchettato’ il conduttore. Secondo quanto ha appreso ‘Ansa’ da fonti di Viale Mazzini, la presidente Sordi ha richiamato Vespaal ruolo fondamentale del servizio pubblico, in particolare su un tema così sensibile e che chiama in causa direttamente il corpo delle donne”. Tramite le agenzie, a stretto giro, è arrivata la replica del conduttore. “Non può essere insensibile alle presenze femminili chi da direttore del Tg1 affidò a tre donne la conduzione delle 13.30”, ha dichiarato Vespa. “Al di là della circostanza specifica”, ha aggiunto, “la reputazione di Porta a Porta nasce dall’ospitare politici molto rappresentativi. Ebbene, ci sono soltanto cinque donne (Pd e M5S) su 18 presidenti, vicepresidenti e presidenti dei gruppi parlamentari dei primi cinque partiti. In ogni caso faremo il possibile per garantire alle donne il ruolo che meritano”.

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