Trieste, stop a operazioni di riassegnazione di genere al Cattinara

Al Centro disforia di genere della clinica urologica di Trieste gli interventi di riattribuzione dei caratteri sessuali sono sospesi a tempo indeterminato. Dopo due anni di stop a causa della pandemia le lista d’attesa sono ancora bloccate, causando diversi disagi alle persone transgender in attesa di accedere all’operazione chirurgia. L’Azienda sanitaria assicura “riattiveremo gli interventi” appena possibile. La notizia è riportata dal quotidiano Il Piccolo di Trieste.

Il blocco degli interventi non è stata una decisione ideologica ma è da contestualizzare nel quadro di grave fragilità della sanità pubblica italiana, in preda a un cortocircuito tra la mancanza di personale e la pandemia che ha portato a fare slittare diverse attività chirurgiche. Tuttavia, per il disagio psicologico, nonché economico se dovranno rivolgersi a un’altra struttura, che reca alle persone transgender, il blocco degli interventi è stato definito “intollerabile” dai consiglieri regionali Giulia Massolino e Simona Liguori di Patto-Civica e Furio Honsell di Open sinistra Fvg, che comunicano di aver presentato un’interpellanza in Regione. Per Alessandro Zan lo stop alle operazioni di transizione è una “negazione dei diritti umani”.

Annabella Rasitovic, 38 anni, ha raccontato la sua esperienza a la Repubblica: “Io sono sempre stata una donna, e sempre lo sarò, da quando mi è stato detto che non mi avrebbero più operata, devo prendere sonniferi per dormire la notte a causa dell’ansia”. E il direttore generale di Asugi Antonio Poggiana promette: “Riattiveremo gli interventi per la riassegnazione di sesso appena possibile”.

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