Israele ha ufficialmente attivato lo stato di guerra

Nella giornata di domenica 8 ottobre, per la prima volta dal 1973 il governo israeliano ha confermato di avere attivato lo stato di guerra, una condizione particolare prevista all’articolo 40 delle Leggi Fondamentali (che fanno le veci di una Costituzione). In Israele lo stato di guerra permette di prendere particolari decisioni con procedure straordinarie a patto che siano “necessarie per la difesa dello stato e della popolazione”. 

Nel frattempo stanno continuando gli scontri tra l’esercito israeliano e i miliziani di Hamas e altre organizzazioni in vari punti intorno al confine con la Striscia di Gaza e la Cisgiordania. L’esercito israeliano ha dichiarato che ha “iniziato un intenso attacco aereo nella Striscia con dozzine di aerei da combattimento, attaccando obiettivi nelle aree vicine alla recinzione di Beit Hanoun, utilizzate da Hamas per sferrare attacchi contro lo Stato di Israele”. In un attacco nella mattinata di domenica, Israele ha ucciso Ayman Younis, uno dei leader di Hamas nella Striscia. Lo ha reso noto il ministero della Sanità di Gaza. L’esercito israeliano ha fatto sapere di aver colpito 3 centri di comando nella Striscia, due di Hamas e uno della Jihad islamica.

Secondo i media israeliani le persone morte in Israele a causa degli attacchi di sabato sono almeno 600, cifra non ancora confermata dal governo. Le persone ferite sono oltre duemila, molte di loro hanno ricevuto assistenza in ospedale. Il ministro della Salute palestinese dice che almeno 300 persone sono state uccise nella Striscia di Gaza e che ci sono oltre duemila persone ferite.

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