Ancora tagli alla sanità. Cosa succede con nuova finanziaria

Tra mancanza di fondi e di personale, il Sistema Sanitario Nazionale negli ultimi anni sta avendo non poche difficoltà. E molte sono anche le preoccupazioni, dai ritardi sul Pnrr all’attuazione dell’autonomia differenziata.

Oggi, il quotidiano ‘La Stampa’ lancia un nuovo allarme: nei fondi per finanziare la manovra, le risorse per la sanità saranno decisamente meno rispetto al previsto, in quanto una parte verrà allocata per mantenere il taglio del cuneo contributivo.

In particolare, il ministro della Salute, Orazio Schillaci, aveva chiesto al Ministero dell’Economia 4 miliardi di euro in richieste per estendere a tutti i medici gli incentivi riservati per ora solo a quelli del pronto soccorso. Dopo una prima promessa su 2,5 o 3 miliardi, ora il ministro Schillaci si sarebbe visto negare anche quella somma, e gli sarebbe stato detto di trovarla operando nuovi tagli. Un’impresa non semplice, se si considera che nella sanità negli ultimi dieci anni sono stati tagliati 37 miliardi.  

Inoltre, secondo quanto filtra, dopo l’addio all’idea di una tassa sugli extraprofitti delle case farmaceutiche, con palesi profili di incostituzionalità, il Ministero della Salute ha intenzione di intervenire su chi fa gli esami senza urgenza, per colpire medici e manager di Asl e ospedali troppo ‘premurosi’.