Il digiuno intermittente è la dieta più efficace?

Secondo uno studio pare proprio di no. Il digiuno intermittente, ormai la dieta più famosa del momento, sembra essere quella che funziona meglio per dimagrire. Eppure uno studio ha rivelato che le cose non stanno proprio così. La dottoressa Krista Varady, professoressa di nutrizione all’Università di Chicago, ha confrontato per un anno persone che hanno seguito la dieta del digiuno intermittente e altre con la classica riduzione calorica basata sul conteggio dei nutrienti.

I risultati sono stati pubblicati sulla rivista scientifica Annalsa of Internal Medicine. Il digiuno intermittente sembrerebbe all’apparenza più efficace solamente perché la finestra entro cui si può mangiare è più ristretta, quindi se si ha meno tempo si ingerisce meno cibo. Per dimostrare la pari efficacia dei due stili sono state reclutate novanta persone affette da obesità fra i 18 e i 65 anni divise in tre gruppi, uno che avrebbe seguito il digiuno intermittente, uno una dieta di riduzione calorica e l’ultimo che avrebbe continuato come prima.

Dopo tre mesi i primi due gruppi avevano entrambi perso circa il 5% del loro peso iniziale. Alla fine di altri sei mesi successivi, in cui c’è stata la fase di mantenimento, i volontari consumavano tutti quanti 400 kcal in meno al giorno e avevano perso altri cinque chili. Il risultato ha dimostrato che il digiuno intermittente non ha nemmeno effetti più vantaggiosi a livello di salute, in quanto non ha ridotto maggiormente i livelli di glucosio e colesterolo nel sangue. Un fattore di successo di entrambe le diete, allo stesso modo, è stato il supporto psicologico garantito per l’intero anno di studio.

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