Dopo il golpe Prigozhin va in Bielorussia. Niente processo

L’inchiesta penale contro Yevgeny Prigozhin sarà sospesa e il capo della Wagner andrà in Bielorussia”.

Dopo il tentato golpe di ieri e il ritiro in serata dei miliziani della Wagner, che si erano fermati a 200km da Mosca dopo aver preso il quartier generale di Rostov e altre città marciando poi verso la capitale, a seguito dell’accordo tra il leader dei mercenari Prigozin e il presidente bielorusso Aleksandr Lukashenko, che ha trattato per “tutto il giorno e in accordo con Putin”, la Russianon perseguirà penalmente i combattenti di Wagner”. Questo quanto spiegato dall’agenzia ‘Tass’.

“Evitare spargimenti di sangue, conflitti interni e scontri con risultati imprevedibili era l’obiettivo più importante” ha detto il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, secondo cui la Russia ha “rispettato le gesta eroiche di Wagner al fronte”. Secondo alcuni media filorussi, ha riferito il ‘Washington Post’, nel tentato golpe sono stati uccisi 15 soldati russi. Ovviamente, nessuna cifra ufficiale è stata rilasciata.

Quale fosse il reale obiettivo politico di Prigozhin è ancora preso per dirlo. Alcuni osservatori credono che il capo della Wagner abbia voluto consolidare il proprio potere, oppure che abbia tentato di acquisire nuovi alleati al Cremlino, o di reclutare nuovi soldati per la milizia Wagner. Secondo alcuni osservatori avrebbe addirittura voluto negoziare una buonuscita, mentre altri ipotizzano che Prigozhin possa essere solo una pedina in un gioco di potere ben più grande di lui. Infine, si parla di un possibile cambio ai vertici militari russi, in particolare del ministro della Difesa, Sergei Shoigu, e del Capo di stato maggiore dell’esercito, Valery Gerasimov.

Infine, chiariscono dal Cremlino, “la fallita ribellione di Wagner non influenzerà in alcun modo l’offensiva russa in Ucraina”.

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