Maternità surrogata, coppia etero cattolica accusa il governo

Il governo Meloni continua la sua lotta contro la gestazione per altri, affinché diventi reato universale, e lo fa colpendo la comunità Lgbt, quando il 90% delle coppie che ricorre alla Gpa sono coppie eterosessuali. Il giornale La Stampa ha seguito la storia di Debora e Michele, una coppia che si definisce eterosessuale, cattolica e “discriminata da questo governo“.

Debora Lucani, consulente fiscale di 37 anni e moglie di Michele Belloli, consulente bancario di 48 anni sono sposati in chiesa da ormai 12 anni, ma non sono riusciti a coronare il sogno di diventare genitori perché “dopo il matrimonio mi è stata diagnosticata un’endometriosi al quarto stadio”, spiega Debora, “e mi è stata fortemente sconsigliata una gravidanza“.

La coppia ha quindi provato con l’adozione, che però fra burocrazia ed intoppi dovuti alla pandemia si è rivelata un percorso a ostacoli. “Abbiamo cominciato a informarci negli Stati Uniti e Canada sulla gestazione per altri solidale” spiega Michele, “in cui deve esserci la massima volontà della gestante a donare il proprio utero a una coppia, senza alcuna commercializzazione”.

Le uniche spese ammesse sono quelle per eventuali costi sanitari ed eventuali rimborsi per l’assenza dal lavoro, “ecco perché – rincara Michele – ci rifiutiamo di parlare di utero in affitto e troviamo che vietare senza normare una cosa che farebbe il bene di tante coppie sia un atto populistico“.

La coppia, poi, accusa il governo di aver politicizzato la Gpa: “Questa pratica è svolta per lo più da coppie eterosessuali ma qui la si affianca agli omosessuali per colpirli ancora di più. Non mi spiego come sia possibile. Con questa legge se facessimo nostro figlio all’estero rischieremmo due anni di carcere”, conclude Debora.

4 thoughts on “Maternità surrogata, coppia etero cattolica accusa il governo

  1. Conosco una coppia di vicini di casa che molti anni fa ha adottato un bambino ucraino in Ucraina, non so se ha pagato ma credo di sì. Sembra che ,prima della guerra in corso, fosse molto facile adottate in Ucraina piuttosto che in Italia. Fu una adozione, non un utero di altra donna.

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