Italiana travolta e uccisa da monopattino a Parigi
E’ morta ieri Miriam, un’italiana di 31 anni investita lunedì scorso a Parigi da due ragazze in monopattino elettrico mentre passeggiava: le due sono fuggite senza neppure soccorrerla e sono ricercate. Miriam, toscana di Capalbio, era stata ricoverata in prognosi riservata. Le sue condizioni, riferisce il quotidiano Le Parisien, erano molto gravi, ed era stata dichiarata in stato di “morte cerebrale”.
L’incidente è avvenuto all’una del mattino. La ragazza, cameriera in un ristorante italiano di Parigi, passeggiava con un’amica sulle rive della Senna chiuse al traffico, all’altezza dell’Ile-de-la-Cité, quando è stata investita dal monopattino che – riferiscono persone vicine alla vittima – “andava a tutta velocità”. Miriam è finita a terra e ha sbattuto la testa contro il marciapiede mentre le due in monopattino si davano alla fuga.
Francesi.. un faro di civiltà e democrazia… ora capisco da dove abbia preso l’idea dei monopattini quel babbeo di Toninelli…
Condoglianze alla famiglia della ragazza
Che morte stupida e ignobile..
che strazio per la famiglia..
Rip povera ragazza
I monopattini vanno trattati come le moto: devono viaggiare SOLO sulla strada! Povera piccina che peccato 💔
Delinquenti
RIP
RIP gli imbecilli in monopattino sono simili in tutta Europa
I monopattini e le bici che viaggiano su strada devono avere la targa e assicurazione per essere riconosciuti punto
I motopattini devono essere considerati un mezzo da trasporto e quindi; VA TARGATO E ASSICURATO E OBBLIGO IL CASCO E UN SOLO PASSEGGERO.
A Roma circolano spesso in 2. Le forze dell’ordine a chi va in 2 debbono fargli un verbale da 500€ . La stessa cosa chi percorre i marciapiedi e chi passa con il semaforo rosso.
In Italia monopattini con incentivi per fare ingrassare i cinesi.
Questi mezzi, dovranno essere aboliti subito in quanto non si sentono transitare questo è un pericolo specialmente per persone, tipo non vedenti ipovedenti persone con sordità sono un pericolo e poi non si riesce a rintracciare le persone che guidano questi mezzi quindi ovvero viene utilizzato una targa qualcosa per riconoscerli