Come ci si difende dai call center ‘aggressivi’?

Sono sempre più frequenti le telefonate da parte di call center per il cambio del fornitore dell’energia oppure per un nuovo contratto. Spesso vengono utilizzate delle tecniche di vendita molto aggressive, senza contare il rischio di incappare in truffe. Per questo motivo, Arera e Antitrust hanno redatto un vademecum pensato per aiutare gli utenti, realizzato nell’ambito della campagna ‘Difenditi così’.

Ecco, quindi, dieci consigli per affrontare consapevolmente una telefonata proveniente da un call center.

Chiedere a chi chiama di identificarsi. Il primo suggerimento è forse un po’ banale, ma è altrettanto efficace: chiedere all’operatore di rendere noto il nome della società di vendita, e magari anche la sede specifica e il numero identificativo dell’operatore, e lo scopo della chiamata.

Sapere quanto un contratto è vincolante. Secondo il codice del consumo, per rendere vincolante un contratto concluso al telefono normalmente è necessaria una conferma del consumatore espressa in forma scritta. Per utilizzare un’altra modalità occorre un espresso consenso dell’utente. Pertanto, se siete incerti, chiedete sempre di farvi mandare una copia in forma scritta, cartacea o via mail, di quanto vi stanno proponendo.

Non lasciarsi condizionare. Nessuno rimane senza fornitura energetica o del gas se non accetta la proposta di un call center, anche quando un operatore sembra particolarmente convincente. Inoltre, è bene ricordare che non si è obbligati a scegliere un contratto diverso da quello in corso. È bene quindi diffidare dagli operatori che prospettano possibili stop della fornitura facendo riferimento a una futura cessazione delle tutele del prezzo, così come di coloro che vi dicono che siete costretti a sottoscrivere un nuovo contratto.

Chiedere tutte le informazioni, senza fretta. Pretendete di ricevere un’informazione quanto più completa possibile rispetto alle caratteristiche dell’offerta. E, se non vi risulta chiara, chiedete di ricevere una documentazione scritta, in modo da valutare con calma e attenzione la proposta.

Attenzione al prezzo. Se si conclude un contratto per telefono è bene verificare sempre che le Cte, le condizioni economiche di fornitura, siano le stesse precedentemente illustrate. Inoltre, è bene ricordare che la conferma dell’offerta proposta dall’operatore e quella con cui si manifesta l’adesione all’offerta devono essere messe a disposizione del cliente.

Diritto di annullare il contratto. Se si cambia idea si hanno sempre 14 giorni di tempo per annullare il contratto.

Cosa fare con i contratti non richiesti. Se si riceve una bolletta da una nuova società di vendita, ma non si è espresso consenso a cambiare fornitore, si può chiedere al fornitore che ha inviato la bolletta di fornirci la prova del nuovo contratto, inviando un reclamo scritto. Se si è vittima di un’attivazione non richiesta si ha il diritto di non pagare la fornitura, ex articolo 66-quinquies del codice del consumo.

Sportello a tutela del consumatore. Per qualunque informazione e ricevere assistenza potete rivolgervi allo Sportello per il consumatore energia e ambiente di Arera e visitare il sito dell’Authority per ulteriori dettagli su bollette e diritti del consumatore.

Segnalazioni all’Antitrust. È possibile segnalare qualunque comportamento scorretto, attivazione non richiesta o pubblicità ingannevole, basta inviare una segnalazione.

7 thoughts on “Come ci si difende dai call center ‘aggressivi’?

  1. Aggiungere il proprio numero, mobile o fisso, al registro delle opposizioni, e poi fare presente al call center che ci chiama che è passibile di denuncia e multa di svariate migliaia di Euro.

  2. Il registro delle opposizioni è stato un gigantesco flop; inoltre ormai c’è un disco, non si ha nemmeno più la possibilità di lamentarci con un umano 🤷🏻‍♀️

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