Italiano in carcere in Sudan, “Ricordati di Regeni”

Luigi Vignali, direttore generale per gli italiani all’estero e le politiche migratorie della Farnesina, si recherà in Sudan lunedì per risolvere la vicenda di Marco Zennaro.

L’uomo, imprenditore veneto, si trova in carcere in Sudan dagli inizi di aprile dopo una controversia commerciale. Ad allarmare sia lui che la Farnesina sono stati i riferimenti delle guardie carcerarie al caso Regeni.

Questo è il secondo arresto per Zennaro, avvenuto subito dopo il primo rilascio, e l’accusa sarebbe sempre la stessa: frode. All’imprenditore è stato ritirato il passaporto e ora si trova in carcere senza sapere quando uscirà, nonostante avesse pagato 400mila euro alla sua controparte commerciale, che aveva valutato i trasformatori elettrici di cui si occupa Zennaro non conformi agli standard richiesti dal contratto fra loro.

La vicenda dovrà quindi essere sbrogliata dalla Farnesina, specialmente alla luce delle minacce rivolte contro l’imprenditore.

4 thoughts on “Italiano in carcere in Sudan, “Ricordati di Regeni”

  1. Purtroppo fare affari con Paesi canaglia come il Sudan e’ estremamente rischioso. Il fatto che l’imprenditore sia andato di persona in Sudan per capire e mettere fine alla contestazione dell’acquirente fa capire la sua buona fede, il problema è che il committente e’ un bandito che aspettava l’industriale per ricattarlo, minacciarlo ed estorcergli denaro.

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