L’Antiriciclaggio indaga sull’ambasciata russa in Italia

L’ambasciata russa in Italia è finita nel mirino dell’Antiriciclaggio per alcune “operazioni sospette”.

Già nella prima parte del 2022, in particolare, l’Unità di Informazione Finanziaria della Banca d’Italia è stata messa in allarme rispetto ad alcuni movimenti su tre conti correnti dell’ufficio diplomatico romano della Federazione Russa. Le segnalazioni sono poi aumentare nel secondo semestre dello scorso anno. Un dossier dell’Unità descrive nel dettaglio le operazioni sospette per circa un milione di euro, con anche prelievi di denaro molto importanti.

Nel dossier si legge, ad esempio, di un versamento da 400mila dollari sul conto in valuta dell’ambasciata russa. Qualche giorno dopo, da quel conto, vengono trasferiti 403mila euro. Nel giro di un mese, su un altro conto, vengono effettuati prelievi in contante per 410mila euro. Si tratta di una “sospetta movimentazione” secondo l’Antiriciclaggio, che a fine 2022 ha firmato un nuovo protocollo d’intesa con la Direzione Nazionale Antimafia “per affinare i meccanismi di condivisione dei dati sulle operazioni sospette”.

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