I cibi ‘portafortuna’ di Capodanno

Alcuni ci credono, altri sono irriducibili, altri ancora scettici. Ma i riti scaramantici di Capodanno sono comunque diffusi nelle portate delle tavole italiane

Promettono soldi e guadagni, le lenticchie sono sempre associate alla moneta per la loro forma dal profilo tondeggiante. Il legume che per eccellenza si consuma a San Silvestro è coltivato fin dall’antichità perché ricco di principi nutritivi. E si abbina a piatti di carne, cucinati soprattutto nei mesi invernali, come contorno di preparazione semplice e rapida.

Il primo gennaio le lenticchie sono servite in umido con il cotechino, a stemperare con la loro delicatezza il sapore salato di un insaccato fatto con le budella del maiale e nato come piatto contadino ideale per essere mangiato nel periodo freddo da chi, facendo lavori pesanti, aveva bisogno di un forte apporto calorico.

Legato all’idea di fertilità per i semi rossi protetti da un guscio leggermente rosato, che sembra sul punto di sbocciare, la melagrana è considerata benaugurale in vista dell’anno nuovo. E presentata durante le festività a fine pasto assieme ad altri frutti per il suo sapore dolce, o con secondi piatti, di gusto preferibilmente intenso. 

Continua a leggere su Tag43 per saperne di più su tutti i cibi che, secondo la tradizione, fanno l’occhiolino a ricchezza, salute, benessere. E voi, ne mangerete qualcuno stasera?

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