Cinque capolavori della letteratura ispanofona

Appassionante, storica ed avvincente. Quando si dice che la lingua veicola lo stile della scrittura, c’è da crederci, perché la letteratura spagnola e latino-americana ha sempre quel non so che di scorrevole e di stimolante, che concilia ed ispira la lettura. Ecco a voi cinque capolavori scritti in lingua spagnola:

  • Miguel De Cervantes, Don Chisciotte della Mancia. Originariamente pubblicato in due volumi, i primi lettori dovettero aspettare dieci anni per il sequel, scritto nel 1615. Talmente famoso il personaggio principale che l’aggettivo da lui derivato indica colui che si comporta in maniera generosa e spavalda ma la cui condotta alla fine è, se non addirittura dannosa, inutile. Curiosità: è il romanzo più venduto della storia. Si può acquistare qui.
  • Isabel Allende, La casa degli Spiriti. Drammi familiari e politici non possono essere separati per l’autrice, figlia del Presidente Salvador Allende, deposto nel golpe militare finanziato dagli USA che portò all’ascesa del Generale Augusto Pinochet. Tre generazioni di dannati per un capofamiglia dispotico e violento, eppure un lieto fine così bello che consola dal peso sul cuore che si sente lungo tutta la lettura. Si acquista qui.
  • Pablo Neruda, Confesso che ho vissuto. L’autobiografia del poeta più famoso della storia contemporanea, pubblicata postuma nel 1974, è divisa in 12 quaderni che raccontano la sua infanzia, il suo impegno politico e gli incarichi diplomatici, l’esilio, la guerra. Il tocco rimane quello delicato ma intenso delle sue poesia, nonostante la prosa. “La mia vita è una vita fatta di tutte le vite: le vite del poeta”. Lo trovate qui.
  • Gabriel Garcia Marquez, Cent’anni di solitudine. Amori, scoperte, vite semplici eppure così radicalmente complicate, unici due elementi fissi in questo racconto centenario: la famiglia Buendìa e la loro immaginaria, esotica Macondo. Si esce dalla lettura frastornati e sognanti. Il capolavoro del grande Garcia Marquez, immancabile. Si trova qui.
  • Carlos Ruiz Zafon, L’Ombra del vento. Chi l’ha letto spera e al tempo stesso teme che ne facciano un film, perché non potrebbe mai eguagliare la scrittura del compianto scrittore barcellonese, la sua tetralogia delle ombre inizia con questo capolavoro, un po’ thriller, un po’ gotico, che descrive così bene le vicissitudini del figlio di un libraio nella Barcellona del 1945 che insegue tutti i misteri dietro al Cimitero dei Libri Dimenticati. Un libro che parla di libri. Ci si innamorerà ancora di più di quella bella abitudine che è leggere. Si acquista qui.

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