VoloCity, l’aerotaxi che collegherà Fiumicino al centro di Roma

Andare in 20 minuti dall’aeroporto di Fiumicino al centro di Roma: quello che sembra solo uno scenario futuristico, un progetto fin troppo audace, sembra sempre più fattibile.

È un progetto, quasi un desiderio, ma alla base c’è una grande volontà. Gli enti promotori, tra cui Aeroporti di Roma e Atlantia, ci credono sempre di più, tanto da aver persino fissato una data di lancio: la fine del 2024, in coincidenza con l’inizio del Giubileo.

È VoloCity, il progetto di aerotaxi di collegamento tra la città e il principale scalo aeroportuale italiano. […]

In sostanza, si tratta di trasportare in poco tempo passeggeri in partenza o in arrivo: e quindi, chi dovrà prendere un aereo, comincerà a volare già prima di imbarcarsi, mentre chi è appena atterrato, magari dopo un volo di poche ore, continuerà ancora per poco a spostarsi tra le nuvole.

Un altro passo, quindi, nella ‘rivoluzione’ della mobilità aerea urbana.

VoloCity si affida a un velivolo innovativo, interamente elettrico a zero emissioni, a vocazione turistica e business: il prototipo di aerotaxi elettrico si chiama Volocopter ed è stato progettato per consentire ai passeggeri di effettuare voli rapidi e senza emissioni in ambienti urbani.

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3 thoughts on “VoloCity, l’aerotaxi che collegherà Fiumicino al centro di Roma

  1. Uno splendido esempio di eccellenza nella gestione.
    Dopo aver conseguito il titolo di “miglior aeroporto europeo” per gli anni 2018,2019,2020,2021 e 2022 adr si conferma al top

  2. La necessità di non riuscire a spostarsi in poco tempo in un posto come una città di Roma e Fiumicino, fa semplicemente capire che hanno intasato lo spostamento perché? Troppe persone? Ho troppe macchine? La mobilità umana non è in grado di spostarsi senza l’autovettura oggi abbiamo bisogno dell’autovettura per ogni cosa e questo sta oltre che inquinando drasticamente il pianeta sta creando delle nuove necessità abbiamo intasato il nostro mondo e adesso dalla terra abbiamo bisogno di andare in aria perché sulla terra non c’è più spazio

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