Zelensky al Festival del Cinema di Venezia: “Non rimanete in silenzio”

Come già successo al Festival di Cannes, la realtà ha fatto irruzione anche alla Mostra del Cinema di Venezia che ha preso il via mercoledì 31 agosto. Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky è infatti intervenuto alla cerimonia di apertura con un video messaggio per chiedere all’Europa e al mondo di non restare in silenzio davanti alla guerra che, da quasi duecento giorni, è in corso nel suo paese.

Durante la cerimonia in Sala grande condotta dall’attrice spagnola Rocio Munoz Morales, il leader ucraino ha rivolto un appello ai cineasti e a tutte le maestranze del cinema affinché raccontino la storia del suo popolo, un dramma “recitato nella vita reale da subumani in carne e ossa – gli assassini, i macellai, i terroristi” fuori concorso perché “oltre i limiti dell’umanità e del buon senso“.

E ancora: “Una tragedia non sulle note del geniale Morricone, ma piuttosto sulle note di brutti ‘chastushka’ e suoni di esplosioni, spari e lamenti di allarme aereo”. A differenza dei film, che durano in media 120 minuti, il dramma ucraino si protrae da quasi 200 giorni, 189 in particolare. Era infatti il 24 febbraio quando la Russia ha avviato la sua invasione dando origine ad un’”aggressione spaventosa” che, nonostante gli iniziali tentativi di negoziato, non accenna ad arrestarsi.

5 thoughts on “Zelensky al Festival del Cinema di Venezia: “Non rimanete in silenzio”

  1. Accattone è un film di genere drammatico del 1961, diretto da Pier Paolo Pasolini, conAccattone è un film di genere drammatico del 1961, diretto da Pier Paolo Pasolini, con l’attore più importante che interpreta la parte e zaleski vuole presentarsi a venezia per farvi gridare che e un guitto salva il popolo ucraino o che fai più bella figura

  2. Ora per carità…tutto quello che volete…ma questa a casa mia è pura propaganda…senza ragionare su chi ha ragione o torto, guardiamo la cosa da un punto di vista neutrale…questo personaggio sono “quasi 200” giorni che spunta sempre fuori ad ogni grande evento,nei parlamenti, al cinema…ora…con tutto il rispetto, ma che cazzo vuoi? Se sei in grado solo di andare in giro a prenderti i riflettori per elemosinare propagandando la tua posizione di “presunto aggredito” è meglio si che, come dice qualcuno, ti arrendi…è meglio che ti arrendi perché vedere uno che per 200 giorni è solo capace di elemosinare armi,munizioni, viveri, medicine e soldi dagli altri fa pena…fai pena…
    E fanno pena i media che ancora gli danno spazio…

  3. … e fa pena anche chi ancora sostiene questa assurda guerra, che oltre allo sfacelo in loco, sta creando una infinità di problemi socioeconomici anche a chi con Russia e Ucraina non c’entra nulla!

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