La partita delle alleanze nel centrodestra e nel centrosinistra

In vista delle elezioni del 25 settembre, è iniziata la partita delle alleanze.

Nonostante le prime interlocuzioni e i primi rebus sul candidato premier, tra chi sostiene Enrico Letta e chi, come il leader di Azione Carlo Calenda, parlando di un’ipotesi di alleanza, avanza il nome di Mario Draghi, nel centrosinistra c’è già una data, quella dell’11 agosto, individuata dalla direzione nazionale del Partito Democratico come termine ultimo per la redazione della lista dei ‘Democratici e Progressisti per l’Italia 2027, l’architrave della coalizione dem.

Nel centrodestra, invece, la partita, almeno al momento, e non solo per le fibrillazioni interne alla coalizione e ai partiti che la compongono, pare più complessa. Specialmente quella legata al candidato premier della coalizione.

Da qualche giorno, infatti, la leader di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni parla della necessità di trovare un accordo per la spartizione dei collegi uninominali e sull’individuazione del candidato premier. Le linee da seguire, secondo Meloni, “anche per ragioni di tempo”, sono quelle “che nel centrodestra hanno sempre funzionato”, ovvero spartirsi i collegi in base ai sondaggi, trovando un accordo pre-elettorale “su chi sarà il candidato premier“. Tant’é, ha aggiunto la leader di Fratelli d’Italia, “se non dovessimo riuscire a metterci d’accordo, non avrebbe senso andare al governo insieme”.

Il leader della Lega, Matteo Salvini, dal canto suo, quest’oggi ha ribadito il proprio ‘no’ all’ipotesi di individuare una candidato premier. “Il centrodestra è una squadra unita, ha tre leader in campo, Meloni, Berlusconi, Salvini, più altri amici, come Lupi, Cesa, Brugnaro… Chi di questi prende un voto in più, perché gli italiani gli danno un voto di fiducia in più, sceglie. Ma come si fa a scegliere prima del voto? Come faccio a dire che il premier lo fa Salvini, facciamo scegliere i cittadini”. Aggiungendo: “È la cosa più semplice del mondo”.

Un nodo alquanto delicato, da provare a sbrogliare già domani, quando i leader dei partiti del centrodestra si riuniranno per discutere al Senato. E non più a Villa Grande, la residenza romana del leader forzista Silvio Berlusconi, dove si erano tenuti i precedenti incontri, giudicata dai Fratelli d’Italia un luogo “poco serio e ancora meno credibile”.

Insomma, i giochi sono aperti.

5 thoughts on “La partita delle alleanze nel centrodestra e nel centrosinistra

  1. Si certo meglio continuare con quelli di prima che stano portando l’Italia allo sfascio, e ancora un po’ di clandestini che importano diventiamo l’Africa del nord.

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