Le cinque notizie di oggi sull’Ucraina

Possibile faccia a faccia tra Putin e Zelensky

Stando a quanto riportano fonti vicine al dibattito, i colloqui di Istanbul tra Russia e Ucraina “hanno dato risultati sufficienti per l’organizzazione di un faccia a faccia tra Putin e Zelensky”, ha dichiarato il consigliere presidenziale ucraino, Mikhailo Podolyak. Durante le trattative Kiev ha aperto alla neutralità con le adeguate garanzie: “Non entriamo nella Nato ma la candidatura nell’Ue è irremovibile”.

Gli ucraini accolti riceveranno 300 euro al mese per tre mesi

Stando a quanto comunicato dal capo del dipartimento della Protezione civile, Fabrizio Curcio, gli ucraini che hanno fatto richiesta di protezione temporanea e che ora hanno trovato una autonoma sistemazione, riceveranno un “contributo di sostentamento” una tantum pari a 300 euro mensili pro capite per la durata massima di tre mesi decorrenti dalla data d’ingresso in Italia. Se ci sono dei minori, l’adulto affidatario o che ne ha tutela legale riceverà un contributo addizionale mensile di 150 euro per ciascun figlio di età inferiore ai 18 anni.

La NATO invita anche l’Ucraina alla riunione dei ministri degli Esteri

Alla riunione dei ministri degli esteri dei Paesi Nato della prossima settimana sono stati invitate anche l’Ucraina e altre nazioni che non fanno parte dell’Alleanza. Lo si legge in un comunicato della Nato. Alla sessione del 7 aprile parteciperanno anche i capi delle diplomazie di Ucraina, Finlandia, Svezia, Australia, Nuova Zelanda, Giappone, Corea del Sud, Georgia e l’alto rappresentante per gli affari esteri della Ue.

A Kiev sta diminuendo l’attività bellica

C’è stata “una riduzione” dell’attività bellica russa intorno a Kiev. È quanto ha riconosciuto il portavoce del premier britannico Boris Johnson, il quale ha tuttavia sottolineato che “giudicheremo Putin ed il suo regime dalle azioni, non dalle parole”.

I russi chiedono soldi per uscire da Mariupol

I russi starebbero chiedendo soldi per lasciare la città di Mariupol senza venire attaccati. “Hanno cominciato a fare soldi”, ha riferito il capo della Chiesa greco-cattolica, mons. Sviatoslav Shevchuk, in un incontro online organizzato dal Pontificio Istituto Orientale. Shevchuk ha raccontato che, pagando 1000 euro a macchina non servono corridoi umanitari e le persone sono lasciate uscire.

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