Il governo è in bilico sull’aumento delle spese militari

Sta per aprirsi una settimana delicata per il governo Draghi: mercoledì si voterà il “decreto Ucraina” in Senato, ma la maggioranza scricchiola sull’aumento delle spese militari, approvato la scorsa settimana dalla Camera.

Il Senato dovrà trovare il modo di superare la decisione del Movimento 5 stelle di opporsi saldamente all’aumento delle spese militari. Il 16 marzo il cosiddetto “decreto Ucraina” è stato approvato dalla Camera, insieme a un ordine del giorno che impegna il governo Draghi ad aumentare le spese militari fino al 2% del PIL. Se dovesse arrivare l’ok anche del Senato, si passerebbe da un finanziamento di 25 miliardi di euro l’anno a circa 37 miliardi di euro.

Una decisione approvata a larga maggioranza, ma che nei giorni successivi ha iniziato a mostrare i primi cedimenti: oltre alla contrarierà netta del M5S, il leader Matteo Salvini esprime i propri dubbi dicendo cautamente che le armi “non sono mai la soluzione”, mentre il Partito Democratico chiede un’ulteriore riflessione interna prima di arrivare al voto.

Le soluzioni potrebbero essere tre: apporre la fiducia al voto del Senato rischiando la caduta del governo; ricorrere a un accordo su un testo modificato condiviso dalla maggioranza; l’accettazione del governo all’ordine del giorno presentato da Fratelli d’Italia in cui si chiede il rispetto del voto della Camera, andando così a colpo sicuro anche senza il voto del M5S, ma con inevitabili conseguenze politiche.

38 thoughts on “Il governo è in bilico sull’aumento delle spese militari

  1. Dopo aver comprato azioni Pfizer due anni fa oggi compro azioni Leonardo.. almeno di sto magna magna continuo qualche briciola arriva anche nelle mie tasche
    Ci sarebbe anche il gas americano che nonno Joe sta vendendo in questi giorni

  2. Invece di investire in cose inutili su cui partiamo con 60 anni di ritardo, investite in rinnovabili e un taglio tasse. Nel militare ci puoi investire quando il nostro paese riparte. Poi siamo mica guerrafondai come Usa Germania e Israele

  3. Si vis pacem para bellum, si vis bellum para pacem.
    Freedom is not free.

    Pensa, caro re julian, se nel 1939 e nel 1941 anche Regno Unito è Stati Uniti si fossero rifiutati di investire nelle “cose inutili” oggi dove saremmo.

    Posto che no, già abbiamo fatto danni con le rinnovabili visto che SOLO negli ultimi 10 anni abbiamo speso 110 miliardi di euro.

    Posto che il santo sacro stato d’Israel non è minimamente guerrafondaio, così come non lo sono gli usa ( anche qui, ingratitudine a manetta) e la germana ( che oggi ha l’esercito più debole della nato tra le grandi potenze)

    Fatti

  4. Caro tal premio donatello o tal festival di Venezia, nulla di ciò.

    Nessun cisgiordano ( non palestinese in quanto la palestina non esiste) viene ghettizzato dal santo sacro stato d’Israel, tanto è vero che i cisgiordani stessi, quindi presunte vittime, come bassem Eid e khaled abu toameh affermano di non esserlo affatto, smentendo le bugie dell’organizzazione terroristica di hamas.

    È l’organizzazione terroristica di hamas che tiene in scacco la popolazione cisgiordana, usando i soldi della comunità internazionale e del Qatar per acquistare razzi e missili dall’Iran e dalla Siria e non per far sviluppare in pace

  5. Gli alti Ufficiali delle forze armate non vedono l’ora di spartirai la torta con le ditte produttrici di armamenti e di aumentarsi lo stipendio da poveracci che hanno.

  6. Infatti Giuseppe. Dato che siamo nella Nato possiamo sbattercene altamente di aumentare le spese militari.
    A tavola gli italiani non possono mettere i proiettili o i missili.
    Ma basterebbe la cosa più importante della democrazia..
    Il referendum.
    Solo 4 asini vorrebbero l’aumento, gli altri se gli proponi alternative lo rifiutano tutti

  7. Veramente è l’opposto, visto che è propio dal fatto che siamo nella nato dobbiamo rispettare gli accordi presi della spesa militare al 2% minimo.

    Non si può fare un referendum, visto che non abbiamo qui ne’ una modifica della costituzione ne’ l’abrogazione di una legge

    Spiace, chi vuole l’aumento della spesa è semplicemente realista, visto che Freedom is not free e che si vis pacem para bellum, si vis bellum para pacem

    Fatti

  8. Falso, Da dove arriva l’impegno del 2%? L’indicazione di spesa in percentuale del PIL in ambito NATO deriva da un accordo informale del 2006 dei Ministri della Difesa dei Paesi membri dell’Alleanza poi confermato e rilanciato al vertice dei Capi di Stato e di Governo del 2014 in Galles (obiettivo da raggiungere entro il 2024), in cui si è anche indicata una quota del 20% di tale spesa da destinarsi ad investimenti in nuovi sistemi d’arma

    Fatti

  9. Infatti non è vero. Solo *******. Anche perché se fosse obbligatorio non serviva votare. Invece è servito il voto per la fiducia per metterlo in decreto.
    Chi scrive che era obbligatorio dovrebbe lèggerai l’iter di legge e dei decreti.

  10. Perché l’Italia aumenta la spesa militare fino al 2% del Pil?
    Non è solo l’Italia ad aumentare la spesa militare. A oggi l’Italia destina l’1,4% del Pil alla Difesa, trovandosi quindi in linea con la media europea. Un andamento decrescente che ha avuto inizio con il secondo dopoguerra, quando i Paesi membri della Nato hanno avviato un lento processo che li ha portati dal 1960 a destinare non più il 4% del proprio PIL al settore, bensì l’1,5% (2020).

    Questa tendenza a diminuire la spesa militare è stata però messa in discussione con l’indicazione della Nato di aumentare la spesa fino al 2% del Pil. Indicazione che è derivata prima dall’accordo informale del 2006 dei ministri della Difesa dei Paesi membri dell’Alleanza e confermato poi al vertice dei Capi di Stato e di Governo del 2014 in Galle, quando è stata concordata la soglia come obiettivo da raggiungere entro il 2024.

  11. “Perciò Draghi tiene il punto: visto che il suo governo è fondato sulla fedeltà alla linea «atlantista ed europeista», intende far chiarezza sulle ambiguità emerse nella maggioranza dallo scoppio della guerra.

    Quanto sia strumentale la posizione di Conte, lo testimonia la firma che appose da presidente del Consiglio nel dicembre del 2019 a Londra, al vertice Nato organizzato per il Settantesimo anniversario del Patto.

    Nella dichiarazione sottoscritta con gli altri capi di stato e di governo, si legge che «siamo determinati a condividere i costi e le responsabilità della nostra indivisibile sicurezza. E attraverso il Defence Investment Pledge stiamo aumentando i nostri investimenti nella Difesa in linea con le linee guida del 2%». Fu così che un anno dopo il suo gabinetto decise in Finanziaria l’aumento delle spese militari e soprattutto varò il Fondo per gli investimenti pluriennali, storico spartiacque per il settore. Strano l’abbia dimenticato.”

    Fatti

  12. Veramente serve votare perché bisogna trovare i fondi, visto che c’è l’obbligo di tendenza al pareggio di bilancio.

    Mi spiace, nulla di ciò, l’iter di legge non c’entra nulla, visto che il voto in parlamento è stato di indicazione all’esecutivo, non di legge

    Peccato che l’indicazione sia stata confermata nel 2014 e ulteriormente confermata dal conte due

    Mi spiace, nessun professore ne’ pallone, ma semplici fatti della realtà

    Fatti

  13. Veramente è il 102esimo paese nell’indice di spesa militare in relazione al pil nel 2020,

    La Germania avrebbe chiesto ad Israele di poter acquisire in tempi rapidi il sistema antimissile Arrow III, il miglior sistema anti missili balistici al mondo.

    Ops, nostra tecnologia, la migliore del mondo

  14. Produrre armi militari per venderle non vuol dire averle a disposizione. Ma comunque sono soldi buttati in questo momento.
    Meglio usare quei soldi per aiutare le imprese e gli italiani

  15. Mi spiace, nulla di ciò.
    Produrre armi e venderle vuol dire evitare che nel mondo digitale, globale e multipolare odierno ci sia qualcun altro ben disposto a vendere armi al posto nostro, coff coff Cina, Russia o Francia coff coff, soffiandoci quindi affidabilità, quote di mercato e introiti, come accaduto in Libia, nostro ex giardino di casa

    Mi spiace, nulla è buttato, visto che gli armamenti servono per evitare di favorire la belligeranza: si vis pacem para bellum, si vis bellum para pacem, oltre al fatto che pensa, senza i soldi spesi in armamenti robetta del tipo internet, il gps, il radar, il sonar e l’Elisoccorso nemmeno esisterebbero.

    Posto che le imprese che producono armamenti hanno dipendenti, se diminuiamo la produzione tali dipendenti andranno a casa

    Fatti

  16. Sig. Draghi, da quando il Mattarella ti ha messo a dirigere il governo hai ridotto l’Italia in miseria, tasse , degrado , povertà assoluta ed ora vorresti comprare armi per regalarle al megalomane Zelensky? Usa i tuoi di soldi e lascia stare gli italiani che li hai già messi in rovina

  17. Veramente nulla di ciò, visto che ha risollevato l’Italia attuando progressivamente le riforme previste dal pnrr.

    Le armi sono per difesa contro un aggressore, altro che megalomania.

  18. Alessio non c’è nessun aggressore per caso. L’invasione dell’Ucraina e’ stata preparata scientemente dagli USA con ingenti risorse per corrompere gli oligarchi ucraini. Il colpo di stato del 2014 e gli eventi successivi sono stati guidati e preparati dagli USA. Gli addestratori Nato in Ucraina sono fatti. I laboratori del fetente Biden pure. Aumentare la spesa militare in quest’occasione pensando che la Russia non sia stata costretta ad attaccare ma che sia stata presa da una voglia infinita di conquistare tutto il continente europeo e’ pura idiozia. Fa fatica a conquistare l’Ucraina, immaginiamoci prendere l’intera Europa. Quindi il riarmo e l’aumento si spesa in armamenti da parte dell’Europa e’ solo un modo per dare quattrini agli USA che gli armamenti ci venderà, come ci venderà il gas di scisto che prima ci forniva la Russia. Caro Alessio il pericolo pubblico numero uno per il pianeta non è la Russia, ma sono gli USA.

  19. Caro tal Morgan o tal festival bar, nulla di ciò.

    L’aggressione è in atto dal 2014 a causa del tentativo di arrivo ai mari caldi russo con il legame con il rimland

    Posto che il “colpo di stato” ( che non è mai avvenuto) c’è stato a causa del fatto che janukovic ha tradito le promesse fatte in campagna elettorale stoppando il processo di adesione all’Ue

    Falso, nessun addestratore ne’ laboratorio, visto che i lavoratori sono presenti in tutte le nazioni ( anche noi abbiamo i lavoratori, allo spallanzani e al sacco)

    falso, idiozia è credere di mettere la testa sotto la sabbia facendo finta che nulla stia accadendo, ma mi spiace, si vis pacem para bellum, si vis bellum para pacem.

    La politica estera, di difesa e di influenza a livello geo politico e geo strategico costa

    Spiace, non fa nessuna fatica, semplicemente non può bombardare a tappeto come fatto in Siria

    Falso, il riarmo è la risposta a zio putino che crede di essere ancora nell’Unione sovietica, quando invece la Russia se fosse nell’Ue avrebbe il 27esimo pil pro capite dei vari membri

    Falso, il pericolo sono Russia e Cina, e L’occidnete li schiaccerà

    Senza gli usa saremmo rimasti con mr. Mento pronunciato o peggio con mr. Holodomor

    A studiare, ma di corsa

    Fatti

  20. Caro tal Morgan o tal saccarosio o tal Arena di Verona, nulla di ciò.

    Sono normale, io
    Conosco la geopolitica e la geo strategia della contrapposizione talassocrazia-heartland con area pivot del rimland, io

Lascia un commento