Confindustria boccia Draghi: “Extraprofitti tassa incostituzionale”

CARLO BONOMI PRESIDENTE ASSOLOMBARDA - MARCO MINNITI CARLO BONOMI - fotografo: PORTELLI IMAGOECONOMICA

Le misure del nuovo decreto Taglia prezzi, varato dal Consiglio dei ministri il 19 marzo, hanno già alzato un coro di scontenti.

L’attacco più duro arriva da Confindustria, che boccia le misure del governo come “deludenti” e bollando la tassa al 10% sugli extraprofitti delle imprese energetiche come a rischio “di impugnative costituzionali”. Il rappresentante delle imprese dice di preferire delle misure strutturali, come il taglio permanente delle accise e un tetto al prezzo del gas. Anche Assopetroli e Assoenergia si aggiungono alle critiche: minacciano lo sciopero per danni, sostenendo che il taglio delle accise svaluti i carburanti immagazzinati con la vecchia accisa.

Su un fronte opposto è invece il sindacato della Cisl, che chiede al governo di “alzare il prelievo, il 10% è troppo basso“. La tassa del 10%, infatti, verrà applicata sull’extraprofitto – ottenuto tra ottobre 2021 e marzo 2022 rispetto all’anno precedente – solo se superiore a 5 milioni, portando così le grandi imprese del settore energetico a versare almeno 500 mila euro. 

12 thoughts on “Confindustria boccia Draghi: “Extraprofitti tassa incostituzionale”

  1. Ogni tassa/ prelievo che viene inserito si scarica poi sui consumatori, special modo quelli più poveri.

    Bene ha fatto Bonomi a contestare la visione vetero statalista di chi crede che l’economia sia un gioco a somma zero

  2. Ciò che dice Bonomi non è oro colato, si sproloquia dai ritornelli alle massime, nemmeno quando devono essere i ricchi a pagare va bene??.. la fede politica è ancora peggio di quella religiosa 😂.. State sereni…

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