Visco: “La ripresa economica ha fatto calare il rapporto deficit-PIL”

La marcata ripresa dell’economia è stata decisiva per interrompere l’aumento del rapporto tra debito pubblico e prodotto interno lordo, che alla fine del 2021 potrebbe essere sceso su valori prossimi al 150%, da circa il 156% raggiunto nel 2020”: si tratta “di un livello nettamente inferiore a quanto previsto all’inizio dello scorso anno”, nonché di un “risultato, pur nell’eccezionalità delle circostanze che lo hanno determinato, con riferimento sia al recupero dei livelli di attività dopo la profonda recessione, sia alle condizioni monetarie estremamente espansive, che mostra con chiarezza l’importanza della crescita economica per il perseguimento di una graduale riduzione del peso del debito”.

Queste le parole del governatore della Banca d’Italia Ignazio Visco, che parlando al Forex di Parma ha spiegato come l’economia italiana “dalla primavera, con il progressivo miglioramento del quadro sanitario, dovrebbe riacquistare ‘vigore’ dopo la frenata degli ultimi mesi dovuta ai contagi”, stimando una crescita del PIL che “si avvicinerebbe nella media di quest’anno al 4%, per poi attenuarsi nei prossimi due”.

Il governatore della Banca d’Italia ha poi detto che “limitati interventi di natura emergenziale possono ancora trovare giustificazione, ad esempio per fronteggiare la crisi energetica”, il cui effetto “verrà in larga parte riassorbito nel 2023”, ammonendo però rispetto a misure “generalizzate di stimolo” dell’economia, che potrebbero determinare rischi “per l’equilibrio dei conti pubblici”.

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