Sospendere la produzione di carne salverebbe il pianeta

Secondo uno studio dell’Università di Berkeley e della Stanford University, recentemente pubblicato su Plos Climate, la sospensione delle attività di produzione di carne a livello globale, compresa la chiusura degli allevamenti, potrebbe alterare in modo sostanziale la traiettoria del riscaldamento globale, dando un aiuto fondamentale nella lotta alla crisi climatica.

Secondo le elaborazioni dei ricercatori, in particolare, la sospensione delle attività della filiera di produzione della carne porterebbe a una diminuzione annuale delle emissioni di anidride carbonica del 68%.

“La fine degli allevamenti potrebbe ridurre significativamente i livelli di tre principali gas serra: anidride carbonica, metano e protossido di azoto” ha spiegato Patrick Brown, che insieme a Michael Eisen ha guidato la ricerca: “La nostra tesi è che la sospensione delle attività di allevamento dovrebbe costituire una priorità per i prossimi anni”.

“I prodotti animali sono fondamentali per l’alimentazione, tanto che forniscono circa il 18% del fabbisogno energetico, il 40 e il 45% di proteine e lipidi” osserva poi Eisen. “Attualmente ci sono 400 milioni di persone con diete a base interamente vegetale. Ci sono prove convincenti che l’agricoltura animale può essere sostituita in toto da soluzioni alternative, che sono caratterizzate da proprietà nutritive e sensoriali paragonabili alla carne”.

15 thoughts on “Sospendere la produzione di carne salverebbe il pianeta

  1. La maggior parte dell’inquinamento dell’atmosfera è dovuto dalle esalazioni delle fabbriche e dei mezzi di trasporto su gomma, che dovrebbero essere dotati di filtri per annullare gli effetti inquinanti. Riguardo l’inquinamento da esalazione di materia organica degli animali allevati costituisce in proporzione un danno inferiore a quello causato all’economia e alla salute della popolazione del pianeta, sia in termini di capacità nutritiva delle carni e sia in termini economici, in quanto porterebbe sicuramente ad un’innalzamento esponenziale non soltanto della richiesta di carne ma anche dei prezzi al consumo. In alternativa si potrebbe concentrare maggiormente l’attenzione degli allevatori sulla produzione di carni bianche per motivi come ritiene qualcuno di insorgenza di neoplasie.

  2. Quante cretinate!
    Cina e India inquinano mica le bistecche 🥩.
    Ovviamente dietro ste scemenze ci sono le lobby del cibo finto con a capo gli attori di Hollywood.. noti scienziati

  3. Vedrete se non fanno un bel dcpm e si vietano un po’ di cose per il benessere comune, si comincia con poco e poi si allargano a macchia d’olio. Diamogli sempre più potere e poi le nostre/vostre lamentele sacrosante di Cina, india e compagnia bella ve le metteranno nel deretano.

  4. Siamo 8 miliardi di abitanti che inquinano, mangiano e consumano risorse. Siamo troppi. Anche riducendo consumi e cambiando abitudini il pianeta non può continuare a mantenere questo incremento demografico. Serve un programma serio di contenimento demografico, altrimenti qualsiasi miglioramento nei cicli di produzione e nelle scelte alimentari non serve a nulla.

    1. Mi spiace contraddirti nuovamente, ma Dio non era un matematico.
      La popolazione può crescere solo esponenzialmente se si vuole mantenere questo livello di consumi. Perché?
      Perché serve una base ampia di giovani.
      Se contieni le nascite hai molti più vecchi in percentuale e… il gioco non funziona più!

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