Il ‘boom’ del mercato immobiliare nel metaverso

Nel metaverso, lo sperimentale mondo virtuale in cui Mark Zuckerberg vorrebbe trasferire parte integrante delle nostre vite nei prossimi anni, tanto che Facebook ha recentemente cambiato nome in Meta, è in corso quello che in molti hanno definito un ‘boom immobiliare’.

Molte aziende e piattaforme stanno infatti acquistando a caro prezzo spazi virtuali e costruzioni digitali, comprati in criptovalute sotto forma di NFT, ovvero un certificato che garantisce autenticità e proprietà di un bene unico, digitale o fisico. L’obiettivo dei compratori è quello di acquistare degli spazi per costruire o realizzare attività o oggetti virtuali, oppure per rivenderli, nell’ambito di quella che molti hanno già definito una bolla immobiliare, finanziaria e digitale.

È come comprare un terreno a Manhattan 250 anni fa, quando New York iniziava a essere costruita” ha spiegato al Wall Street Journal l’amministratore delegato dell’azienda di criptovalute Tokens.com Andrew Kiguel.

Molte, però, sono anche le voci scettiche. “Comprare ‘immobili’ in queste piattaforme” ha scritto recentemente su Wired il giornalista Eric Ravenscraft, “è come comprare un terreno a Manhattan, ma in un mondo in cui chiunque può creare un numero infinito di Manhattan alternative, altrettanto facili da raggiungere”. Per Ravenscraft, in particolare, tale fenomeno è riassumibile come “l’illusione della corsa alla terra del metaverso”.

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