L’Europa contro la sorveglianza biometrica

Il Parlamento europeo ha approvato una risoluzione per chiedere alla Commissione europea di vietare l’utilizzo di sistemi di videosorveglianza biometrica in pubblico e l’uso di banche dati private.

La risoluzione, che rappresenta la prima presa di posizione ufficiale dell’Unione Europea nei confronti dell’uso della tecnologia del riconoscimento facciale nei luoghi pubblici, è stata approvata con 377 voti a favore, 248 contrari e 62 astensioni. In particolare, i deputati hanno sottolineato come tali tecnologie, basate sull’intelligenza artificiale, oltre che particolarmente lesive della privacy, siano fortemente discriminatorie nei confronti delle minoranze etniche e delle persone della comunità lgbtq+, ma anche di donne e anziani.

Il testo approvato dal Parlamento europeo invita la Commissione a imporre “il divieto di qualsiasi trattamento di dati biometrici, comprese le immagini facciali, utilizzato dalle forze dell’ordine, che possa portare a una sorveglianza di massa negli spazi pubblici” e a interrompere i finanziamenti per la ricerca e lo sviluppo “di tecnologie biometriche o di programmi che possano portare alla sorveglianza di massa indiscriminata degli spazi pubblici”.

6 thoughts on “L’Europa contro la sorveglianza biometrica

  1. Potrebbe essere una bella idea, soprattutto per identificare criminali o in generale persone pericolose ma direi che Ci “spiano” già troppo…privacy prima di tutto.

  2. Ma tanto lo possono fare lo stesso ( se già non lo fanno) e nessuno di noi potrebbe accorgersene.
    Già gli smartphone ci spiano: in audio e video . Le app ad esempio. ( accesso alla camera, al microfono) e poi ai contatti e alle foto. E il gps……
    E i social, a cominciare da Facebook.

  3. Il problema è che tutte queste videocamere sono cinesi e sono installate anche in posti strategici. Da remoto ormai la Cina ci spia e considerato il regime cinese c’è da preoccuparsi.

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