Vida e Vincenzo, morti asfissiati in auto. L’Iran nega la salma ai genitori della ragazza

Vida Shahvalad e Vincenzo Nocerino, di 21 e 24 anni, sono morti nella notte tra venerdì e sabato scorso, nel quartiere di Secondigliano, per le esalazioni da monossido di carbonio mentre erano in auto in garage. Secondo le prime ricostruzioni si è trattato di una fatalità. Ora i genitori della giovane studentessa iraniana che si era trasferita a Napoli dopo aver studiato informatica alla Vanvitelli di Caserta, non riescono ad ottenere il ripatrio della salma perché la notizia della circostanza della morte è stata descritta, in Iran, con dettagli non verificati: i due giovani sarebbero stati ritrovati in auto ‘seminudi’.

Questa mattina durante una trasmissione radiofonica, Radio Marte, condotta da Gianni Simioli, è stato lanciato un appello affinché ci si fermi in Iran con “le fughe di notizie non verificate”. La ragazza, iraniana, studiava qui in Italia. La sua famiglia la vorrebbe in patria per i funerali, ma la situazione è molto complicata. Il padre di Vincenzo ha spiegato stamane durante la diretta che “qualche giornalista iraniano invece di informarsi bene sui fatti ha pensato bene di evidenziare, con molta malizia, il fatto che i due erano appartati nel garage. Vida era una figlia per me, una ragazza stupenda e la sua memoria non merita di essere denigrata e infangata. Tra l’altro ho trovato io i due ragazzi ed erano vestiti. Si è trattato solo di una terribile tragedia”. 

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