Israele bombarda centinaia di civili palestinesi in fila per aiuti

Oggi a Gaza City si è trasformata in una giornata di terrore e dolore mentre l’invio di aiuti umanitari è stato funestato da una violenta sparatoria, lasciando dietro di sé un tragico bilancio di oltre 100 morti e oltre 700 feriti. La scena si è trasformata in caos quando la folla, disperata e affamata, si è riversata verso i camion carichi di beni di prima necessità, solo per essere presa di mira da proiettili di artiglieria, missili di droni e colpi di arma da fuoco.

Secondo quanto riportato dalle fonti sanitarie palestinesi, l’assalto dei palestinesi al convoglio di aiuti umanitari è diventato rapidamente un massacro, con numerose vittime che hanno perso la vita nel tentativo di accedere alle risorse tanto necessarie.

Israele ha negato la responsabilità diretta per la tragedia, sostenendo che le forze di sicurezza hanno aperto il fuoco sulla folla poiché la consideravano una minaccia. Tuttavia, testimoni oculari hanno raccontato scene di panico e terrore mentre migliaia di persone si affollavano intorno ai veicoli carichi di aiuti, solo per essere respinte con la violenza delle armi da fuoco.

L’esercito israeliano ha sostenuto che i residenti di Gaza hanno circondato i camion degli aiuti e hanno saccheggiato i rifornimenti in consegna, ma le testimonianze sul campo dipingono un quadro molto diverso, con una folla disperata che cerca disperatamente di accedere ai beni essenziali.

Le vittime, sia morte che ferite, sono state trasportate negli ospedali già sovraccarichi della Striscia di Gaza, dove il personale medico è stato messo alla prova da un flusso costante di pazienti. Tuttavia, la situazione resta critica, con gli ospedali che lottano per far fronte al volume e al tipo di ferite che arrivano.

Questa tragedia avviene in un contesto di disperazione crescente a Gaza, dove la popolazione è stata martoriata dalla guerra e dalla distruzione. L’ONU ha lanciato l’allarme sulla situazione umanitaria, avvertendo che la stragrande maggioranza dei residenti è minacciata dalla carestia. La consegna degli aiuti è stata resa estremamente difficile dai combattimenti, dalla distruzione e dai saccheggi che hanno colpito la regione.

Con il numero di camion di aiuti che diminuisce drasticamente, l’accesso ai beni di prima necessità diventa sempre più limitato per la popolazione di Gaza, portando a una crescente disperazione e sofferenza per coloro che si trovano intrappolati nella crisi umanitaria in corso.