Usa, la protesta della comunità araba-americana contro Biden

Come previsto, Donald Trump e Joe Biden sono usciti vincitori dalle rispettive primarie nello Stato del Michigan. Per il presidente in carica, però, si tratta di una vittoria tanto annunciata quanto agrodolce a causa del sorprendente numero di elettori “uncommitted”, cioè non schierati. Un voto di protesta che ha portato circa 100 mila votanti dem di fatto ad astenersi, il 13 per cento del totale. Un segnale chiaro contro la linea troppo morbida con Israele tenuta dalla Casa Bianca nel conflitto in Medio Oriente.

E non è un caso che questo boom si sia registrato proprio in Michigan, lo Stato con la percentuale più alta di cittadini arabi e musulmani dopo quello di New York, il New Jersey, il Maryland e l’Illinois. Proprio qui infatti il movimento contro Biden si è strutturato e la comunità musulmana da tempo chiede con determinazione che Washington imponga il cessate il fuoco nella Striscia di Gaza e riduca gli aiuti militari a Tel Aviv. Certo è che il tentativo di Biden di correre ai ripari annunciando, mentre mangiava un gelato, il cessate il fuoco per lunedì 4 marzo, non è servito a nulla, anzi. Il presidente è stato malamente smentito non solo da Hamas ma pure dal premier israeliano Benjamin Netanyahu.

Lascia un commento