Il giallo delle dimissioni del comandante dell’esercito ucraino

Alla fine le voci di dimissioni sono state smentite. Almeno in parte. Resta però un giallo l’addio poi rientrato del comandante delle forze armate ucraine Valery Zaluzhny.

La sera di lunedì 29 gennaio, i media del Paese avevano rilanciato la notizia del suo passo indietro. Alcune fonti sostenevano addirittura che Volodymyr Zelensky avesse già firmato il decreto di dimissioni e nominato come nuovo comandante in capo Kirill Budanov, attuale numero uno dell’intelligence. Secondo altre versioni, invece, Zaluzhny sarebbe stato solo informato verbalmente della decisione del presidente che, convocandolo, gli avrebbe offerto una poltrona alternativa, si mormora quella di ambasciatore, ma il diretto interessato avrebbe rifiutato.

La moltiplicazione incontrollata delle voci è stata bloccata a stretto giro dai funzionari della Bankova che hanno smentito tutto: quella delle dimissioni semplicemente era una fake news. Versione ribadita dal Ministero della Difesa: “Cari giornalisti, rispondiamo a tutti subito: no, non è vero”. Secondo fonti vicine alla leadership ucraina raccolte da ‘Meduza’, non solo Zaluzhny resta dov’è, ma non sono nemmeno previsti rimpasti nel prossimo futuro.

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