Elon Musk ha impiantato un chip nel cervello di un umano

Neuralink ha impiantato un microchip neurale nel cervello di un essere umano: per la prima volta nella storia, domenica scorsa è stato eseguito questo tipo di intervento, che permette di far comunicare un cervello con un computer. Lo ha annunciato il proprietario dell’azienda, Elon Musk: “Il paziente si sta riprendendo bene”, mentre “i risultati iniziali mostrano un rilevante picco di aumento dei neuroni”.

Pronto a lanciare sul mercato il primo prodotto dell’azienda, che si chiamerà Telepathy, l’obiettivo di Musk è quello di produrre chip in grado di aiutare persone che hanno subito danni neurali o lesioni traumatiche attraverso la lettura delle onde cerebrali. Inoltre, secondo il miliardario, questo tipo di tecnologia consentirà all’umanità una vera e propria simbiosi con l’intelligenza artificiale. Secondo l’agenzia stampa Reuters, in questa fase un chip viene impiantato nel cervello tramite un robot che posizione chirurgicamente un’interfaccia cervello-computer in una regione del cervello che controlla gli impulsi del movimento, con l’obiettivo iniziale di consentire alle persone di utilizzare mouse e tastiera di un pc usando solo il pensiero.

Non sono mancate polemiche sulla tecnologia sviluppata da Neuralink. Sia per l’invasività dell’operazione, giudicata anche da alcuni una pericolosa deriva eugenetica, sia per il procedimento di sperimentazione che ha portato alla creazione dell’invenzione. Alcune associazioni hanno infatti denunciato gli abusi commessi dalla società sui diritti degli animali: secondo il Physicians Committee for Responsible Medicine, le scimmie su cui sono state condotte le sperimentazioni hanno subitosofferenze estreme a causa della cura e degli impianti sperimentali altamente invasivi”; inoltre, secondo un’inchiesta, 1.500 animali sono morti per testare il chip e alcuni hanno sviluppato paralisi, convulsioni e gonfiore nella zona occipitale.

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