Cop28, accordo per “transitare fuori” da combustibili fossili

I 200 Paesi riuniti alla Cop28, la conferenza sul clima delle Nazioni Unite che quest’anno si è tenuta a Dubai, dopo le difficoltà e le polemiche degli scorsi giorni, hanno trovato l’accordo per l’approvazione del Global stocktake, il bilancio degli impegni presi per la tutela del clima.

Si tratta del primo testo della Conferenza che contiene l’espressione combustibili fossili’, dopo le resistenze dei Paesi del Golfo, compresi gli Emirati Arabi Uniti. Nel documento gli Stati e l’Unione europea si impegnano a ridurre le emissioni di gas serra: la formula è ‘transition away’, non ilphase-down’, la riduzione generaledella bozza che aveva fatto gridare allo scandalo e che aveva rivelato i, per la verità, malcelati tentativi di boicottaggi dei Paesi dell’Opec, su tutti Russia, Iran e Arabia Saudita, ma nemmeno il ‘phase-out’, la ‘eliminazione graduale’ auspicata. Il testo, accolto con applausi al termine dell’ennesima notte di negoziazioni, ancorché approvato senza un vero e proprio voto, con la formula ‘transition away’ impegna i Paesi a ‘transitare fuoridall’era dei combustibili fossili, accelerandoin questo decennio cruciale al fine di raggiungere la neutralità del carbonio nel 2050”.

Tra gli obiettivi presenti nel Global Stocktake vi sono anche la necessità di triplicare la capacità di produzione di energia da fonti rinnovabili e di raddoppiare la media globale del tasso annuo di miglioramento dell’efficienza energetica entro il 2030, oltre ad aumentare gli sforzi per diminuire progressivamente l’energia prodotta dal carbone non abbattuto, andando verso sistemi a zero emissioni nette. Per raggiungere lo zero netto entro il 2050, in linea con la scienza, inoltre, nel documento si prevede di accelerare su tecnologie a zero e a basse emissioni, energie rinnovabili, nucleare e tecnologie di abbattimento e rimozione della CO2, in particolare in settori difficili da abbattere e nella produzione di idrogeno a basse emissioni di carbonio. Tra gli impegni anche quello di ridurre le emissioni prodotte dal trasporto stradale, realizzando nuove infrastrutture e diffondendo veicoli a zero e a basse emissioni, con la graduale eliminazione dei sussidi ai combustibili fossili.

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