Antidoping, chiesti quattro anni di squalifica per Pogba

La Procura Antidoping ha chiesto quattro anni di squalifica per Paul Pogba, risultato positivo al testosterone a seguito di alcuni controlli dopo la partita di campionato tra Juventus e Udinese dello scorso agosto, in cui non era sceso in campo.

Il centrocampista della Juve, classe 1993, era risultato positivo anche alle controanalisi svolte al laboratorio olimpico dell’Acqua Acetosa a Roma. Il Tribunale nazionale dello sport lo aveva già sospeso dalle attività sportive. L’ex calciatore del Manchester United, campione del mondo con la Francia nel 2018, qualora venisse accolta la richiesta della Procura, rischierebbe sostanzialmente di veder terminata la propria carriera, per altro pesantemente condizionata negli ultimi anni da numerosi infortuni, oltre che da alcune controversie extra calcistiche.

Pogba non ha mai negato l’assunzione di testosterone, affermando che la positività era probabilmente dovuta all’aver utilizzato, all’insaputa della società, un farmaco-integratore che gli era stato consigliato da un suo amico medico a Miami. Qualora riuscisse a dimostrare che l’assunzione della sostanza dopante non è stata internazionale, Pogba potrebbe ricevere una squalifica ridotta, di almeno due anni e mezzo. La situazione del giocatore è delicata e non è escluso che la Juventus possa rescindere il contratto con il centrocampista transalpino.

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