Cognac e carote, l’assurda audizione in Rai di Ranucci

Il nuovo corso Rai continua a far discutere. Oltre ai numerosi flop di ascolti e all’addio di importanti personalità che hanno fatto la storia e le fortune dell’azienda, l’ultimo Corrado Augias, la Rai targata Giorgia Meloni è accusata di voler mettere a tacere una delle più importanti trasmissioni del servizio pubblico, il principale programma italiano di giornalismo investigativo, ‘Report’.

In settimana, martedì 7 novembre, è andata in scena un’assurda audizione in Commissione di Vigilanza Rai, in cui per due ore i parlamentari del centrodestra, ma anche Maria Elena Boschi in rappresentanza dei renziani, hannoprocessatola trasmissione per alcune delle sue ultime inchieste, dai casi Santanché e La Russa, al testamento colombiano di Berlusconi. Il conduttore Sigfrido Ranucci ha ribattuto colpo su colpo alle invettive di Maurizio Gasparri, che a più riprese è stato sul punto di essere espulso alla presidente della Commissione Barbara Floridia. Il vicepresidente del Senato, infatti, prima ha offerto del cognac a Ranucci, “se ha bisogno di farsi coraggio”, ha detto Gasparri, facendo riferimento al fatto che alcune persone avevano ‘accompagnato’ il giornalista all’audizione in segno di solidarietà; in seguito, ha mostrato nel corso della seduta una carota: “L’ho portata, se qualcuno ha paura della commissione di Vigilanza”.

Il quadro, particolarmente prosaico, è stato poi arricchito da un cortocircuito, in quanto il direttore dell’approfondimento Rai, Paolo Corsini, storicamente un punto di riferimento della destra a Viale Mazzini, ha difeso a spada trattaReport’ dagli attacchi degli stessi esponenti del centrodestra. “Non siamo Telemeloni!”, ha detto con forza Corsini, in difesa anche di ‘Presa diretta’ di Riccardo Iacona e ‘Il cavallo e la torre’ di Marco Damilano. “A ottobre la Rai sta sopra Mediaset, ma è proprio questa narrazione fasulla di certi giornali sul fatto che la tivù pubblica sarebbe al soldo di Palazzo Chigi a creare disaffezione nel pubblico, col rischio proprio di farci perdere ascolti”, ha evidenziato Corsini, mostrando anche un sondaggio interno.

Secondo alcune indiscrezioni, tuttavia, il governo Meloni, con la collaborazione di Italia Viva, avrebbe in mente di assestare un duro colpo aReport’, togliendo al programma la tutela legale. Sostanzialmente, ciò decreterebbe la fine della trasmissione, ricorsivamente chiamata a rispondere a procedimenti come cause e richieste di risarcimento danni.

4 thoughts on “Cognac e carote, l’assurda audizione in Rai di Ranucci

  1. 😂😂😂 ma perché c’è ancora qualcuno che non si era accorto delle televisioni politicizzate? I Tg fanno sempre gran propaganda per ciò che fa comodo al governo, giusta e ogni guerra che giova al padrone 🇺🇸, lode a ogni insignificante contentino dato al popolo! La grande manovra economica annunciata tradotta in soldi si aggirerebbe intorno ai 70€ mensili che rapportati ai vari aumenti annunciati +24% gas, +12% carburanti tassi dei mutui che non scenderanno, più il fisiologico rincaro della vita derivante dai costi che aumentano morale della favola ci daranno 50 per prenderne 100 in cambio😂😂😂. Per forza devono politicizzare le tv altrimenti sarebbe lampante l’incapacità dei nostri politici a risolvere i problemi in Italia!

Lascia un commento