Emanuela Orlandi e Mirella Gregori, arriva la commissione d’inchiesta

L’Aula del Senato, praticamente all’unanimità con la sola astensione di Pier Ferdinando Casini, ha approvato l’istituzione della Commissione d’inchiesta sui casi di Emanuela Orlandi e Mirella Gregori, scomparse a Roma nel 1983, a quaranta giorni di distanza, rispettivamente il 22 giugno e il 7 maggio.

Il testo, esaminato dalla commissione Affari costituzionali in sede redigente, è quello approvato dalla Camera il 23 marzo scorso. In sei articoli si istituisce quindi ufficialmente la Commissione d’inchiesta che farà approfondimenti e verifiche sulla scomparsa delle due quindicenni romane, mai ritrovate.

Ad assistere al voto a Palazzo Madama anche componenti della famiglia Orlandi, tra cui il fratello Pietro a cui l’Assemblea ha rivolto un caloroso applauso durante i lavori. Ad accompagnare la famiglia Orlandi anche l’avvocato Laura Sgrò che in questi anni sta supportando gli Orlandi e che ha incontrato la scorsa primavera il Promotore di Giustizia vaticano Alessandro Diddi, dopo l’avvio dell’inchiesta della magistratura dello Stato pontificio. Il legale della famiglia Orlandi era stata convocata in Vaticano in qualità di testimone per riferire sulle fonti riguardanti informazioni su Giovanni Paolo II e più in generale sul caso della scomparsa di Emanuela. In quell’occasione oppose il segreto professionale.

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