La Germania annuncia una stretta sui migranti

La Germania ha introdotto una politica migratoria più restrittiva mentre lunedì 6 novembre l’Italia ha annunciato la creazione di centri di asilo in Albania.

Dopo mesi di controversie sulla ripartizione dei costi generati dall’accoglienza dei rifugiati, il governo federale di Berlino e quelli delle Regioni tedesche hanno raggiunto un accordo su misure finalizzate a ridurre l’immigrazione irregolare, anche attraverso restrizioni delle prestazioni per i richiedenti asilo e un prolungamento dei controlli alle frontiere orientali del Paese.

Dopo quasi nove ore di consultazioni, il cancelliere della Spd Olaf Scholzha parlato di un “momento storico” mentre il presidente dell’Assia, il cristiano-democratico della Cdu Boris Rhein, ha detto che è stato avviato “un percorso composto da molti passi” ancora da compiere. Nello specifico è stato concordato che, a partire dal prossimo anno, il governo federale pagherà una somma forfettaria annuale di 7.500 euro per ogni richiedente asilo e non più una somma totale annuale di circa 3,7 miliardi di euro. Scholz ha parlato di “transizione verso un sistema che respira” ossia che concede più o meno soldi a seconda che ci sia un aumento o un calo del numero di migranti.

Attualmente, ci vogliono in media dai sei ai 18 mesi perché una richiesta di asilo venga esaminata, e i benefici per i richiedenti aumentavano dopo essere stati nel Paese per 18 mesi. Tale soglia sarà ora estesa a 36 mesi, e fino ad allora la tariffa dei sussidi è ridotta a 410 euro al mese. I benefici come il cibo negli alloggi statali sono compensati.

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