In Italia tre morti al giorno per incidenti sul lavoro

Purtroppo continuiamo a contare tre morti al giorno sul lavoro e oltre 2mila infortuni, come nel 2008”, anno in cui è stato emanato il Testo Unico sulla sicurezza dei lavoratori.

È il grido d’allarme del presidente dell’Associazione nazionale lavoratori mutilati e invalidi del lavoro, Zoello Forni, intervenuto ieri, 8 ottobre, in occasione della Giornata nazionale per le vittime degli incidenti sul lavoro. “L’incidente di Brandizzo ha riacceso l’attenzione sui media e dell’opinione pubblica sulle morti sul lavoro, di cui spesso si parla solo nelle occasioni più eclatanti. Sotto i nostri occhi si consuma, invece, quotidianamente, una strage silenziosa”.

Purtroppo, ha sottolineato Forni, “il bilancio infortunistico non ha fatto registrare miglioramenti apprezzabili. I dati su infortuni e malattie professionali si mantengono pressoché costanti e ben lontani dall’abbattimento auspicato con la nuova normativa. Nonostante l’attenzione politica e mediatica, lo studio, i progressi normativi e scientifici, c’è ancora una vasta zona d’ombra dentro la quale continuano a prevalere disinformazione, noncuranza, abitudini e fretta, violazione delle regole che il nostro ordinamento ha fissato a tutela dei lavoratori”, ha proseguito Forni. “È necessaria quindi una revisione generale del Testo Unico infortuni, disegnato su una società ormai profondamente cambiata”.

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